GdF/Va: DENUNCIATE 17 PERSONE per mercato illegale componenti smartphone
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- 21 febbraio 2017 Area Malpensa Economia
Comunicato stampa
Varese,
21 Febbraio
2017
GUARDIA DI F...
Comunicato stampa
Varese,
21 Febbraio
2017
GUARDIA DI FINANZA VARESE: MAXI-SEQUESTRO DI ACCESSORI E COMPONENTI CONTRAFFATTI PER IPHONE E SMARTPHONE
OPERAZIONE “CELLULAR CRIME”: DENUNCIATE 17 PERSONE E SEQUESTRATI 11.000 COMPONENTI PER IPHONE E SMARTPHONE PER UN VALORE DI MERCATO DI OLTRE 1.000.000 €. INDIVIDUATA UNA STABILE ORGANIZZAZIONE OCCULTA. Le Fiamme Gialle della
Compagnia della Guardia di Finanza di Gallarate, al termine di una complessa e delicata operazione denominata “
CELLULAR CRIME”, hanno smantellato un’associazione a
delinquere finalizzata all’
introduzione,
ricettazione ed al
commercio sul territorio nazionale di
prodotti contraffatti, denunciando
17 persone all’Autorità Giudiziaria. L’attività trae origine dal
controllo economico del territorio e da incisiva attività informativa, finalizzata al contrasto della
contraffazione e dell’abusivismo commerciale. Nell’ambito di specifici dispositivi operativi, disposti dal Comando Provinciale, i militari delle
Fiamme Gialle hanno acquisito informazioni in ordine ad alcune attività economiche locali che operavano sostituzioni e riparazioni di
Iphone e Smartphone utilizzando pezzi di ricambio contraffatti (di produzione cinese), privi delle necessarie attestazioni di qualità, indispensabili per l’immissione in commercio nel territorio della Comunità Europea. Tali materiali venivano acquistati da una società avente sede nella
Repubblica di Malta, la quale poneva in vendita la suddetta merce attraverso specifici
siti internet (veri e propri “negozi on-line”) e piattaforme di e-commerce. A seguito di una minuziosa analisi delle dinamiche commerciali dei più noti
brands di telefonia mobile (
Apple, Samsung, Blackberry, Nokia-Microsoft, Huawei, Lg, etc....), si apprendeva che i componenti afferenti il marchio
Apple e
Blackberry non potevano essere commercializzati da soggetti terzi rispetto alle case madri. Infatti, le riparazioni sono riservate in via esclusiva ai punti di assistenza autorizzati del marchio stesso, mentre per quanto riguarda le altre case produttrici (
Samsung, Huawei, Nokia-Microsoft, Lg, etc), è stato accertato che le suddette società non commercializzano parti singole degli accessori (come ad es. vetri, touch screen, ecc. ma, bensì, l’intero display). A seguito dell’attività investigativa, si procedeva a trasmettere apposita comunicazione di notizia di reato presso la Procura della Repubblica di Busto Arsizio, la quale disponeva la
perquisizione di numerosi esercizi commerciali posti sul
territorio nazionale, che risultavano
aver acquistato dai predetti canali informatici ed utilizzato gli
articoli contraffatti. Le indagini condotte, hanno portato:
al sequestro di quasi 11 mila articoli contraffatti (vetri, componenti interni, batterie, cristalli liquidi
, touch screen, scocche, ecc.), e alla
denuncia di
17 soggetti (per i reati di cui agli artt. 110, 416, 474, 474-ter e 648 c.p.). Contestualmente, veniva
smantellata un’associazione a delinquere finalizzata all’
introduzione,
ricettazione ed al
commercio
sul territorio nazionale di prodotti recanti
marchi contraffatti. Le attività investigative hanno permesso anche di individuare la presenza sul territorio nazionale di due basi operative occulte (site nella provincia di Lecco e Frosinone) utilizzate per gestire ed amministrare il
“branch italiano” dell’indagata società “maltese”, nonché spedire su tutto il territorio nazionale, verso i clienti della società, i pacchi relativi alla merce acquistata dai siti internet. Gli elementi raccolti dalle
Fiamme Gialle Gallaratesi hanno confermato che le sedi operative/direzionali, così individuate sul territorio nazionale, rappresentavano
stabili organizzazioni occulte, strumentali allo svolgimento dell’attività economica della società maltese in Italia, integrando, sotto il profilo fiscale, il principio relativo alla stabile organizzazione dell’impresa non residente. I
due soci-amministratori della società maltese sono stati, pertanto, segnalati all’Autorità Giudiziaria competente anche per l’ipotesi di reato di cui all’art.
5 del D.Lvo 74/2000, in quanto non hanno provveduto a presentare la
prescritta dichiarazione dei redditi. Sono in corso gli accertamenti tributari finalizzati alla quantificazione dei redditi omessi e delle relative imposte evase. Una prima stima ha permesso di quantificare in circa
4,5 milioni di euro l’imponibile sottratto a tassazione. Al termine della complessa attività, le
Fiamme Gialle Gallaratesi, al fine di aggredire i capitali illecitamente costituiti e interrompere l’illecita attività
on-line, hanno avanzato all’Autorità Giudiziaria inquirente una richiesta di
sequestro per equivalente e per sproporzione di beni per un ammontare complessivo di
oltre 3 milioni di euro, nonché di oscuramento dei siti utilizzati. L’Autorità Giudiziaria bustocca emetteva specifico provvedimento di
sequestro preventivo d’urgenza, a scopo di confisca, su beni riconducibili e/o di proprietà degli indagati, nonché un
provvedimento volto all’oscuramento dei siti oggetto d’indagine. Nei giorni scorsi, si è provveduto a sottoporre a sequestro
immobili,
veicoli di lusso di grossa
cilindrata (tra cui un
ASTON MARTIN del valore di oltre
250.000 euro), nonché ad
oscurare i
due siti internet tramite i quali veniva posta in vendita la merce contraffatta. L’operazione appena ultimata conferma l’impegno del Corpo volta alla tutela dell’economia legale, intervenendo nei confronti di quei soggetti che provocano distorsione alle regole del libero mercato e mettono a repentaglio anche la salute del consumatore utilizzando prodotti non sicuri e di scarsa qualità.