Dieselgate, denuncia MDC: in Europa e Italia
- /
- 18 gennaio 2017 Area Malpensa Economia
Dieselgate, denuncia MDC: in Europa e Italia, consumatori ancora senza giustizia Continua il braccio di ferro tra Italia e Germania sugli scandali legati alle emissioni delle auto. Mentre Berlino scaglia stoccate sul caso FCA, l’Italia risponde puntando il dito citando il non ancora concluso caso Volkswagen. Sì perché, mentre negli USA Volkswagen e il Ministero della Giustizia hanno patteggiato una maxi-multa di 4,3 miliardi e ben 475.000 consumatori riceveranno dieci miliardi di dollari, ri...
Dieselgate, denuncia MDC: in Europa e Italia, consumatori ancora senza giustizia Continua il braccio di ferro tra Italia e Germania sugli scandali legati alle emissioni delle auto. Mentre Berlino scaglia stoccate sul caso FCA, l’Italia risponde puntando il dito citando il non ancora concluso caso Volkswagen. Sì perché, mentre negli USA Volkswagen e il Ministero della Giustizia hanno patteggiato una maxi-multa di 4,3 miliardi e ben 475.000 consumatori riceveranno dieci miliardi di dollari, rivendendo le auto dello scandalo alla casa tedesca e ricevendo un’ulteriore assegno tra i 5.100 e i 10.000 dollari ciascuno, in Europa ed in Italia ancora nulla è deciso.
Questa la nuova denuncia del Movimento Difesa del Cittadino che stigmatizza anche l’incredibile posizione del Ministro dei trasporti tedesco circa il ritiro delle auto FCA: Fiat 500X, Jeep (la Renegade) Fiat Doblò senza quegli accertamenti le cui lungaggini stanno permettendo a Volkswagen di evitare risarcimento o rimborsi. Per l’associazione si tratta di
una commedia dell’assurdo che dimostra come la linea morbida del Governo Italiano e della Commissione sull’inchiesta del Dieselgate non sia servita né ai
proprietari dei veicoli coinvolti,
ancora senza giustizia, né a impedire un nuovo possibile scandalo per l’industria automobilistica europea.
MDC chiede al Governo che venga fatta massima chiarezza e si riconoscano finalmente i diritti dei consumatori italiani evitando il rischio del “tutti colpevoli tutti innocenti”. È fondamentale l’avvio di una procedura di conciliazione tra il gruppo tedesco e i proprietari delle auto coinvolte. L’associazione è stata tra le prime a
denunciare all’Antitrust la pratica commerciale scorretta della multinazionale tedesca quanto al defeat device con l’irrogazione di una sanzione di 5 milioni di euro recentemente confermata dal TAR. Il Movimento ricorda infine che, proprio per far luce sul caso, sono ancora in corso due importanti procedimenti presso le Procura di Verona e di Padova rispettivamente su Volkswagen e Porsche proprio in relazione alle emissioni.