Il Comandante Alfa

                                                             IL COMANDANTE ALFA
Sala strapiena al teatro Santuccio in via Sacco a Varese. Il comandante Alfa si racconta in un teatro strapieno con gente in piedi che occupa tutti gli spazi disponibili anche fuori dalla porta e con molti che rinunciano e se ...

                                                             IL COMANDANTE ALFA

Sala strapiena al teatro Santuccio in via Sacco a Varese.

Il comandante Alfa si racconta in un teatro strapieno con gente in piedi che occupa tutti gli spazi disponibili anche fuori dalla porta e con molti che rinunciano e se ne vanno. Nel 1977 con altri quattro commilitoni del Reggimento Tuscania organizza il gruppo specializzato nella lotta al terrorismo voluto dall'allora ministro degli Interni Francesco Cossiga che venne denominato Gis (Gruppo d'intervento speciale). La sua storia comincia quando il giovane carabiniere paracadutista chiamato convenzionalmente “il cigno 26”viene convocato dal suo comandante assieme a quattro colleghi e viene loro comunicato che stanno per entrare in un nuovo reparto di élite dell’arma dei Carabinieri che si chiamerà Gruppo di Intervento Speciale L’incontro è stato organizzato e fortemente voluto dall’associazione nazionale dei carabinieri e l’ospite, che è apparso sul palco in tuta e a volto coperto, ha raccontato alcune delle vicende che lo hanno visto protagonista con i suoi commilitoni del Gis  poi ha risposto alle numerose domande del pubblico. Il reparto passato alla storia con l’acronimo GIS svolgeva e svolge le sue attività con segretezza assoluta A quasi trent’anni da quel momento indimenticabile e dopo innumerevoli missioni, nel 2004 il Cigno (nel frattempo ribattezzato dai suoi uomini Comandante Alfa) è di stanza in Iraq, dove ripercorre con la memoria i momenti cruciali della sua lunga carriera: l’intervento nel carcere di Trani, dove i detenuti in rivolta tenevano in ostaggio dieci agenti della polizia carceraria; la liberazione della piccola Patrizia Tacchella, rapita nel 1990 a soli 8 anni; l’attentato contro le forze italiane a Nassiriya nel 2003, dove persero la vita alcuni fra i suoi più cari amici e colleghi. Nel suo viaggio fra i ricordi, il Comandante Alfa racconta nei dettagli le tattiche di intervento, la preparazione militare e gli strenui allenamenti e lascia spazio anche all’uomo che si nasconde dietro: il marito costretto a passare feste e ricorrenze lontano dalla moglie, il padre che vede da lontano crescere i propri figli. La forza per affrontare questo percorso deriva dalla profonda convinzione di far parte di un tutto che trova nella difesa di valori come la libertà e la democrazia il suo senso più profondo. “ Conto i respiri in attesa dell’ultimo, quello che non potrò mai raccontare “è l’incipit di Cuore di Rondine, il libro nel quale racconta la sua storia e quella dei suoi commilitoni. Varese 27 gennaio 2017 Fabrizio Sbardella