Lo strano mondo dei tassinari
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- 23 febbraio 2017 Area Malpensa Commercio
LO STRANO MONDO DEI TASSINARI
Nel paese delle meraviglie si può credere a tutto Siamo in Italia, Europa, Mondo nell’anno di grazia 2017, e stiamo ancora chiacchierando su cose vecchie, stantie superate dalla storia e dalla civiltà. I tassinari romani fiancheggiati, sostenuti e spinti da movimenti di estrema destra, scendono in strada in maniera maleducata ed irrispettosa, senza preavviso a difendere i propri privilegi. Parliamo di Licenze che sono diventate,...
I Comuni e le Regioni non aggiornano i dati e non vengono emessi nuovi bandi di concorso pertanto le licenze diventano oggetto di compravendita ed i valori si gonfiano come palloncini.
[caption id="attachment_38207" align="alignright" width="300"] Art.51 legge regionale 14 luglio 2009 n. 11 Regione Lombardia[/caption]Nonostante sia un lavoro ingrato che non rende quasi nulla con redditi da fame (i tassisti italiani, secondo l’Agenzia delle entrate, guadagnano in media 1.100 euro al mese, vale a dire meno di un metalmeccanico) si scambiano le licenze a centinaia di migliaia di euro (una licenza di taxi sul mercato di Milano e Roma oscilla tra 150 e 200 mila euro, poco meno a Napoli, ma a Firenze raggiunge anche i 350 mila e a Venezia tocca la cifra record di circa 400 mila) che, sulla base dei redditi dichiarati, non potranno mai essere ammortizzate.
Stiamo quindi parlando di finti privilegi, di persone disposte a scendere in piazza a difendere redditi da fame, follemente indebitate per acquisire una licenza che dovrebbe invece essere aggiudicata gratuitamente sulla base di un bando a tutti coloro che ne avessero i requisiti? [caption id="attachment_38208" align="alignleft" width="300"] Art. 9 legge 15 gennaio 1992 n. 21 LEGGE QUADRO[/caption] Questa licenza nasce gratuita subordinata solamente ai requisiti richiesti ed è soltanto il contingentamento che ha generato un mercato e l’ha trasformata in una concessione onerosa al punto che alcuni comuni le hanno emesse a pagamento (a Bologna nel 2008 il Comune ha venduto 40 nuove concessioni a 125 mila euro l’una e poi ha distribuito il ricavato ai tassisti già sulla piazza come forma di compensazione per l’aumento della concorrenza). Nel Paese delle Meraviglie può accadere di tutto e si può credere a tutto, ma se non ci si ricollega al buon senso, se e non si comincia a riscrivere le regole in maniera chiara e intellegibile (e a rispettarle) sarà molto difficile fermare la corsa verso il baratro in cui stiamo precipitando. Gallarate 22 febbraio 2017 Fabrizio Sbardella