Animalisti, 'Coordinamento fermare Green Hill' chiesta condanna

Processo per la liberazione degli animali da farmacologia.

La storia raccontata dagli animalisti

http://dentrofarmacologia.org/

Lunedì 26 marzo ci sarà la quarta udienza del processo alle attiviste ed attivisti che,con un’azione di disobbedienza civile, occuparono gli stabulari del Dipartimento di Farmacologia dell’Università degli Studi di Milano.
Quel 20 aprile del 2013 vennero liberati 400 topini ed un coniglio e fu raccolto importante materiale riguardante gli esperimenti condotti sugli animali prigionieri di quelle gabbie.
Durante questa udienza verranno ascoltati testimoni della difesa, gli imputati e le imputate.
Questa volta più che mai sarà importante la presenza di chi c’era quel giorno e di chi vuole sostenere le persone che misero i loro corpi a difesa di altri corpi che venivano usati, sfruttati e sezionati perché considerati inferiori.
Di chi non usò alcuna violenza ma compì un’azione diretta per abbattere il muro di silenzio che avvolge i luoghi di sfruttamento.
Di chi compì un’azione che costrinse chi pratica e sostiene la sperimentazione animale ad uscire allo scoperto e parlare di quello che succede nei laboratori.
Saremo in aula per rivendicare la nostra azione e per ribadire che la scienza non può prescindere dall’etica e deve rendere conto, oggi più che mai, del suo operato al resto della società.


l'Ansa riporta la notizia della richiesta di condanna

Devono essere condannati alla pena di un anno e tre mesi di carcere i tre attivisti dell'associazione animalista 'Coordinamento fermare Green Hill', imputati a Milano per avere occupato, il 20 aprile 2013, i locali adibiti a ospitare cavie del dipartimento di Farmacologia della Statale di Milano e per aver liberato diverse decine di topi e un coniglio. Lo ha chiesto il viceprocuratore onorario Maria Cristina Matassi, che ha anche chiesto di non concedere le attenuanti generiche ai tre imputati a processo per violenza privata, occupazione di edificio e terreno pubblico e danneggiamento aggravato.