I capolavori perché inosservati?
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- 15 settembre 2016 Agricoltura e Ambiente Turismo
ABBIAMO I CAPOLAVORI IN CITTA' PERCHÉ SONO INOSSERVATI? Uno dei più importanti pittori del 600 Italiano, il parmense Giovanni Lanfranco, nato nel 1582 e morto a Roma nel 1647 , espone per tutti i varesini da quasi 400 anni un suo capolavoro: la Madonna con Bambino San Giuseppe e San Carlo datato 1620. Precocissimo nella sua vena artistica fu collaboratore ed allievo di Agostino Carracci e la sua fama corse a Roma tant'è che Guido Reni lo chiamò a lavorare alla Cappella di Sant'Andrea nel 1608...
ABBIAMO I CAPOLAVORI IN CITTA' PERCHÉ SONO INOSSERVATI? Uno dei più importanti pittori del 600 Italiano, il parmense Giovanni Lanfranco, nato nel 1582 e morto a Roma nel 1647 , espone per tutti i varesini da quasi 400 anni un suo capolavoro: la Madonna con Bambino San Giuseppe e San Carlo datato 1620. Precocissimo nella sua vena artistica fu collaboratore ed allievo di Agostino Carracci e la sua fama corse a Roma tant'è che Guido Reni lo chiamò a lavorare alla Cappella di Sant'Andrea nel 1608 e quando divenne papa Urbano VIII e vide i suoi lavori nella Basilica di San Pietro lo nominò immediatamente Cavaliere dell'Ordine Sacro di Cristo. Se pensate che la sua opera si estese anche a Napoli nella più importante Chiesa del centro, il Gesù Nuovo, capite che ci troviamo di fronte ad un grande artista. L'opera riprodotta nella fotografia si trova nella controfacciata della chiesa di Sant'Antonio alla Motta di Varese e fu di commissione specifica spostata alla Motta dalla Basilica di San Vittore di Varese Terziroli Giuseppe