Dal Giappone arriva la crio-banana: si mangia anche la buccia.
- 15 maggio 2018
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Per ora il frutto è disponibile solamente nei negozi della prefettura di Okayama al prezzo di 5-6 dollari
Piante di banane ibernate e risvegliate che danno frutti dalla buccia commestibile. Si apre una nuova frontiera per questo prodotto, il più consumato tra la frutta tropicale, merito della ricerca giapponese che ha messo in atto una nuova tecnica, la Freeze Thaw Awakening, che prevede congelamento, scongelamento e risveglio del banano. È così che nasce la banana Monge, dal sapore dolcissimo, coltivata senza l'uso di pesticidi, più nutriente rispetto al frutto 'tradizionale' e anche più piccola, 18 grammi di media contro i 24,8 grammi di media. Contiene molto più zucchero con un retrogusto tropicale simile a quello dell'ananas. È stata sviluppata partendo dalla varietà Gros Michel, coltivata in tutto il mondo fino a 50 anni fa, caratterizzata da un alto tasso di triptofano, vitamina B6, zinco e magnesio. Una vera rivoluzione perché i banani solitamente crescono ad una temperatura che si aggira intorno ai 27 gradi. L'azienda giapponese coltiva le piante congelate a -60 °C, poi le ripianta in ambienti in cui sono esposte ad una temperatura di 27 °C; uno sbalzo che consente ai banani di crescere più velocemente, offrendo un frutto dalla buccia molto morbida, dolce e sottilissima. Per ora il frutto, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è disponibile solamente nei negozi della prefettura di Okayama al prezzo di 5-6 dollari, ma l'azienda punta a venderla prima in tutto il Giappone, dove oggi il 99% dei consumi sono importati e poi nel resto del mondo.