La diga più alta degli Stati Uniti a rischio collasso
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- 13 febbraio 2017 Agricoltura e Ambiente Area Malpensa
Rischio crollo per la diga di Oroville
duecentomila persone sgomberate La diga di Oroville, una cittadina di quindici mila abitanti, a duecento quaranta chilometri da San Francisco con i suoi duecentotrentaquattro metri è la più alta degli Stati Uniti . [caption id="attachment_37807" align="alignleft" width="300"] La diga di Oroville a rischio collasso[/caption] Una crepa nello sfioratore di emergenza ha generato la fuoriuscita di un potentissimo fluss...
Rischio crollo per la diga di Oroville
duecentomila persone sgomberate
La diga di Oroville, una cittadina di quindici mila abitanti, a duecento quaranta chilometri da San Francisco con i suoi duecentotrentaquattro metri è la più alta degli Stati Uniti . [caption id="attachment_37807" align="alignleft" width="300"] La diga di Oroville a rischio collasso[/caption] Una crepa nello sfioratore di emergenza ha generato la fuoriuscita di un potentissimo flusso d’acqua, tale da poter causare il crollo della stessa diga e l’inondazione della valle circostante. Le autorità hanno deciso di evacuare la città di Oroville, Palermo, Gridley, Thermalito, South Oroville, Oroville Dam, Oroville East e Wyandotte e il problema riguarda quasi duecento mila persone. La circolazione stradale è al collasso a causa delle migliaia di vetture che stanno cercando di lasciare la zona. Il governatore californiano Jerry Brown ha dichiarato lo stato di emergenza in tre contee del nord dello Stato, quella di Butte, Sutter e Yuba. [caption id="attachment_37814" align="alignright" width="300"] La diga di Oroville[/caption] Le autorità locali hanno fatto sapere che il problema è stato causato da una crepa provocata dalla corrosione nello sfioratore d’emergenza, utilizzato per la prima volta negli ultimi cinquanta anni e attivato sabato, dopo che l’altro sfioratore era stato danneggiato dalle recenti piogge. È massiccio l’intervento dei soccorsi con otto elicotteri della Guardia Nazionale impegnati nei lavori di riparazione e ventitré mila soldati in stato di allerta pronti ad entrare in azione. Somma Lombardo 13 febbraio 2017 La Redazione