Popolo della Famiglia apre una sezione a Busto Arsizio

Comunicato stampa della costituenda sezione del Popolo della Famiglia di Busto Arsizio sui corsi prematrimoniali organizzati dal Comune di Legnano.
La costituenda sezione bustocca del Popolo della Famiglia interviene sulla vicenda dei corsi prematrimoniali organizzati dal Comune di Legnano aperti anche alle coppie gay con un comunicato stampa che abbiamo ricevuto e pubblichiamo: A nome dell'istituenda sezione di Busto Arsizio del POPOLO DELLA FAMIGLIA, invio...

Comunicato stampa della costituenda sezione del Popolo della Famiglia di Busto Arsizio sui corsi prematrimoniali organizzati dal Comune di Legnano.

La costituenda sezione bustocca del Popolo della Famiglia interviene sulla vicenda dei corsi prematrimoniali organizzati dal Comune di Legnano aperti anche alle coppie gay con un comunicato stampa che abbiamo ricevuto e pubblichiamo: A nome dell'istituenda sezione di Busto Arsizio del POPOLO DELLA FAMIGLIA, invio comunicato stampa in merito alla vicenda dei corsi prematrimoniali organizzati dal Comune di Legnano aperti alle coppie gay. E’ notizia di questi giorni che il Comune di Legnano,  visto il crescente numero di coppie che oggi scelgono il matrimonio civile, ha deciso di organizzare un corso prematrimoniale aperto a tutti: anche alle coppie gay. Il POPOLO DELLA FAMIGLIA accoglie favorevolmente la scelta di portare in ambito civile l’ormai consolidata formula dei corsi di preparazione al matrimonio religioso: accostarsi al matrimonio, anche con il rito civile, è una decisione impegnativa che è giusto assumere dopo un adeguato periodo di formazione. Il POPOLO DELLA FAMIGLIA, al contrario,critica duramente  la scelta di aprire il corso anche alle coppie gay e riteniamo riprovevole la strumentalizzazione mediatica della presenza di un parroco di Legnano fatta passare come apertura della Chiesa alle unioni civili volute dalla legge Cirinna', il matrimonio civile non può essere assolutamente considerato alla stessa stregua dell'unione civile omosessuale. L'unione omossessuale non può considerarsi famiglia a termini di legge e di Costituzione così come la visione cristiana del matrimonio è molto chiara: la radice dell’autentico matrimonio è scritta nella Creazione nel celebre passo della Genesi (2,24) sull’unità profonda dell’uomo e della donna in «una carne sola». La dualità sessuale, che è anche espressione della diversità delle personalità, delle esperienze, dei valori e delle culture, si deve fondere nell’unità dell’amore che nasce da Dio stesso. IL POPOLO DELLA FAMIGLIA ritiene pertanto molto grave il subdolo tentativo del Comune e dell’assessore Ilaria Ceroni (LEGA) di legittimare  le unioni civili omosessuali portandole al livello del matrimonio (civile o religioso che sia) su cui l’esortazione evangelica “Amoris Laetitia” di Papa Francesco precisa chiaramente che “non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie neppure remote tra le unioni omossessuali ed il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia” (n.251). Emanuele Fiore