Bruno Contrada e l'ex Generale dell'Arma Mario Mori, con Sgarbi in Sicilia
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- 04 settembre 2017 Altri Comuni Politica
Bruno Contrada e Mario Mori, due uomini di peso e rilievo nazionale sono tra i primi candidati in Sicilia alle regionali. Un test molto sentito per la politica nazionale, oltre che per quella locale. L'esito potrebbe e dovrebbe avere risvolti politici e sancire a definitiva alleanza tra Berlusconi, Meloni e Salvini e per questo si calano i big nell'agone politico. A cominciare da Sgarbi che commenta così in un comunicato che riprendiamo in forma integrale per n...
Bruno Contrada e Mario Mori, due uomini di peso e rilievo nazionale sono tra i primi candidati in Sicilia alle regionali. Un test molto sentito per la politica nazionale, oltre che per quella locale. L'esito potrebbe e dovrebbe avere risvolti politici e sancire a definitiva alleanza tra Berlusconi, Meloni e Salvini e per questo si calano i big nell'agone politico. A cominciare da Sgarbi che commenta così in un comunicato che riprendiamo in forma integrale per non alterarne il pensiero:
Roma/ Elezioni Regionali in Sicilia/ Sgarbi: «Con me in giunta [caption id="attachment_40705" align="alignleft" width="341"] Bruno Contrada[/caption]
l'ex Sisde Bruno Contrada (foto a fianco)
e l'ex Generale dell'Arma Mario Mori» [caption id="attachment_48489" align="alignleft" width="343"]
Mario Mori[/caption]
ROMA - L'ex poliziotto del Sisde Bruno Contrada e l'ex Generale dell'Arma dei Carabinieri Mario Mori saranno i primi due nomi tra gli assessori indicati da Vittorio Sgarbi per le elezioni regionali in Sicilia, dove lo storico e critico d'arte, fondatore del movimento «Rinascimento» (il cui "manifesto" è l'omonimo libro, scritto a quattro mani con l'economista Giulio Tremonti, da ieri nelle librerie per i tipi della «Baldini & Castoldi») è candidato Governatore con il sostegno del Mir, i «Moderati in rivoluzione» di Giampiero Samorì.
«Rappresentano -
spiega Sgarbi
- le vittime di un'antimafia farlocca, ideologica, settaria, che ha distrutto la vita di molte persone senza uno straccio di prova ma inseguendo improbabili teoremi, destabilizzando la politica e le istituzioni. La Sicilia deve riscattarsi anche avviando una profonda revisione di queste vicende giudiziarie, in nome della verità». Sgarbi, che alcuni mesi fa, proprio in prospettiva della candidatura in Sicilia, ha preso la residenza a Calascibetta, in provincia di Enna, nei giorni scorsi ha anche rivolto un invito agli elettori dell'ex Presidente della Regione Cuffaro:
«Io non mi vergogno di Cuffaro perché lo ritengo una vittima. E i suoi elettori non debbono ritenersi degli appestati» redazione Varese Press