Movimento Nazionale invita a votare SI al referendum

Frenare una realtà come la Lombardia o il Veneto significa frenare l’intero paese. Dall’incontro pubblico dal titolo "Lombardia e Autonomia, nello spirito dell’unità nazionale" organizzato a Sumirago, organizzato dal Movimento Nazionale per la Sovranità di Varese insieme al Comitato “Destra per il Si alla Autonomia della Lombardia” sono emerse delle divergenze tra le forze presenti all’interno del Consiglio Regionale lombardo in merito al Referendum per l'autonomia di domenica 22 ottobre 20...

Frenare una realtà come la Lombardia o il Veneto significa frenare l’intero paese. Dall’incontro pubblico dal titolo "Lombardia e Autonomia, nello spirito dell’unità nazionale" organizzato a Sumirago, organizzato dal Movimento Nazionale per la Sovranità di Varese insieme al Comitato “Destra per il Si alla Autonomia della Lombardia” sono emerse delle divergenze tra le forze presenti all’interno del Consiglio Regionale lombardo in merito al Referendum per l'autonomia di domenica 22 ottobre 2017. Le forze politiche che, in prima istanza, hanno appoggiato la richiesta di maggiore autonomia e votato per l’indizione del referendum consultivo - Stefano Romano, Coordinatore Cittadino di Gallarate del Movimento Nazionale per la Sovranità - all’atto della fase di propaganda elettorale per sostenere le ragioni del SI si sono diradate. In primis,il Movimento 5 Stelle che ha appoggiato il referendum e chiesto, e ottenuto, che la consultazione avvenisse con il metodo del voto elettronico. Poi il Partito Democratico che con posizioni alterne, a livello nazionale, non sostiene il Referendum mentre gli Amministratori Locali, strozzati dal Patto di Stabilità e dai minori trasferimenti dallo Stato, sono favorevoli alla richiesta di una maggiore autonomia. Anche il centrodestra ha vissuto, e vive, momenti di fibrillazione. I Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale hanno sostenuto la spinta verso una maggiore autonomia mentre, in seconda battuta, il Segretario Nazionale Giorgia Meloni ha dato chiare indicazioni di votare NO. A conti fatti le uniche forze politiche che ad oggi sostengono in modo deciso il referendum, senza se e senza ma, sono il Movimento Nazionale, La Lega Nord e Forza Italia. Il Movimento Nazionale ha raccolto l’invito del Presidente Roberto Maroni rivolto a tutte le forze politiche di sostenere con forza il quesito referendario e le ragioni del SI. Per dare pieno sostegno alla campagna referendaria Il Movimento Nazionale per la Sovranità ha costituito il Comitato Destra per il SI alla Autonomia della Lombardia. In questi mesi abbiamo organizzato sulla Provincia di Varese una serie di eventi informativi, stand e non ultimo incontri pubblici per dirimere ogni dubbio circa il quesito referendario, spiegando ai cittadini cosa si va a votare e soprattutto come si vota. Il Movimento Nazionale è pienamente favorevole alla richiesta di una maggiore autonomia - prosegue - Stefano Romano, Coordinatore Cittadino di Gallarate del Movimento Nazionale per la Sovranità - e crediamo che l’unità nazionale sia un bene imprescindibile tanto da essere uno dei principi fondamentali su cui poggia il nostro movimento. Ma siamo convinti che la Sovranità Nazionale si fondi sul riconoscimento e la valorizzazione delle comunità regionali. Crediamo che oggi sia necessario sfidare il futuro e ripensare al modello di assetto istituzionale come a un modello in cui sovranità e autonomia convivano e si completino a vicenda. Noi ci riconosciamo pienamente nell’unità nazionale ma una unita fondata sul riconoscimento delle unità intermedie che devono concorrere tra di loro per dare maggiore vigore e spinta economica al nostro paese. Frenare una realtà come la Lombardia o il Veneto significa frenare l’intero paese. La spinta invece produce ricchezza e benessere, e perché no anche un modello da esportare e trapiantare in altre regioni. Il regionalismo differenziato, per cui ogni regione può avocare a se alcune delle competenze previste agli articoli 116 e 117 della costituzione , può innescare un volano virtuoso in cui altre regioni richiedano maggiori forme di autonomia. Il referendum consultivo del 22 ottobre è un’occasione unica per i cittadini della Lombardia, un’occasione per avere più risorse, per garantire servizi più efficienti e su misura delle realtà locali. In conclusione una Lombardia più autonoma per una Italia Più forte.