Maltrattamenti in famiglia, a Samarate arrestato un 30enne romeno

Maltrattamenti in famiglia, aveva chiesto ai carabinieri di andarsene per poter continuare a picchiare la convivente. Le violenze continuavano dal 2012 e sono terminate giovedì mattina quando l’uomo è finito in manette. La vicenda tra il 30 enne romeno e la sua convivente ucraina 35 enne è stata ricostruita dai carabinieri di Samarate. La donna ha raccontato di condotte violente che continuavano dal 2012 e che si ripetevano ogni due o tre giorni ed erano molto gravi a tal p...

Maltrattamenti in famiglia, aveva chiesto ai carabinieri di andarsene per poter continuare a picchiare la convivente. Le violenze continuavano dal 2012 e sono terminate giovedì mattina quando l’uomo è finito in manette. La vicenda tra il 30 enne romeno e la sua convivente ucraina 35 enne è stata ricostruita dai carabinieri di Samarate. La donna ha raccontato di condotte violente che continuavano dal 2012 e che si ripetevano ogni due o tre giorni ed erano molto gravi a tal punto che la donna era svenuta più volte. I motivi per picchiare la convivente non mancavano mai all’uomo ed erano le più svariate: dal rifiuto di rapporti sessuali, all’eccessivo consumo di gas per cucinare una torta. Alla violenza fisica si alternava la violenza psicologica con continue ingiurie e minacce di farle fare la prostituta o di rimandarla in Ucraina in una bara o di ridurla invalida in una carrozzina. Nel dicembre 2017 la donna era stata inserita in una comunità protetta, dopo che l’uomo si era rivolto ai carabinieri, intervenuti per sedare l’ennesima lite, intimando loro di andarsene in fretta perché lui doveva continuare a picchiare la convivente. La donna era stata affidata alla Eva Onlus, CENTRO ANTIVIOLENZA DONNA, supportata psicologicamente e protetta. Dopo la procedura di rito ora l’uomo è stato condotto nella casa circondariale di Busto Arsizio a disposizione della magistratura. Samarate 23 marzo 2018 La redazione