luinese in crisi allarme di Confartigianato

Solo le imprese possono salvare il Luinese dalla crisi ed è il momento che il territorio faccia squadra per difenderle Il Presidente di Confartigianato Varese, Davide Galli, dopo i casi Italtrasfo e Ascanio Masci ricorda che “Da mesi raccogliamo i timori degli imprenditori, quest’area non potrà sopravvivere senza aziende e senza produzione manifatturiera, prima se ne avrà consapevolezza e prima si potrà reagire con efficacia”. Un anno fa, la Imf di Luino, poi, una dopo l’altra, Italtrasfo srl...

Solo le imprese possono salvare il Luinese dalla crisi ed è il momento che il territorio faccia squadra per difenderle Il Presidente di Confartigianato Varese, Davide Galli, dopo i casi Italtrasfo e Ascanio Masci ricorda che “Da mesi raccogliamo i timori degli imprenditori, quest’area non potrà sopravvivere senza aziende e senza produzione manifatturiera, prima se ne avrà consapevolezza e prima si potrà reagire con efficacia”. Un anno fa, la Imf di Luino, poi, una dopo l’altra, Italtrasfo srl e Ascanio Masci, entrambe di Germignaga, aziende storiche e destinate a chiudere i battenti, infliggendo l’ennesimo colpo durissimo a un’area – quella del Luinese e della Valcuvia – sempre più esposta ai venti della crisi e della desertificazione economica e produttiva. “Nel giugno scorso avevamo recepito i timori e le preoccupazioni dei titolari di un gruppo di aziende della zona, e quei timori si stanno purtroppo rivelando più che fondati” è il commento di Davide Galli, imprenditore e presidente di Confartigianato Varese. “Da allora, per l’intera estate, abbiamo raccolto voci, cifre, bisogni, speranze e idee ma, soprattutto, abbiamo avvertito il forte senso di responsabilità di imprenditori consapevoli del fatto che, parte del benessere del territorio, dipende dal mantenimento delle loro attività, e della relativa occupazione che esse generano, sul territorio” prosegue Galli. Un senso di responsabilità, unito alla consapevolezza di dover salvaguardare professionalità e competenze manifatturiere che, «ad oggi, forse non vengono comprese fino in fondo dal territorio» nonostante, a nostro giudizio, «siano indispensabili per garantire adeguate prospettive di futuro a un comparto che non pare, oggi, poter contare su valide alternative». «I casi Italtrasfo e Ascanio Masci ci dicono che nel Luinese le avvisaglie d’allarme si sono tramutate in una valanga di perdite occupazionali e produttive. Una valanga alle cui origini ci sono cause diverse, ma il cui risultato ci fa dire con chiarezza che, nel Luinese, mancano le condizioni per vincere la sfida della competitività non solo nei confronti della Svizzera, ma in termini generali» prosegue Galli, ricordando quanto già messo sul tavolo da Confartigianato Varese. A cominciare da un progetto di legge orientato ad aumentare il netto in busta paga per i dipendenti delle aziende di confine e residenti nelle stesse aree di confine e da un progetto formativo