L’ex arcivescovo di Boston è morto, era stato coinvolto negli scandali sulle coperture dei preti pedofili
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- 22 dicembre 2017
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L’ex arcivescovo di Boston è morto nelle prime ore della mattinata del 20 dicembre all’età di 86 anni.in una clinica romana, stava molto male da tempo Il cardinale, Bernie per gli amici, nato il 4 novembre 1931 a Torreón in Messico, figlio di un ufficiale dell’aeronautica e ordinato prete nel 1961, stava molto male da tempo. Law era stato coinvolto nell’inchiesta del Boston Globe relativa ai preti pedofili coperti e spostati nelle parrocchie di provincia. Nel 1973 venne nomin...
L’ex arcivescovo di Boston è morto nelle prime ore della mattinata del 20 dicembre all’età di 86 anni.in una clinica romana, stava molto male da tempo Il cardinale, Bernie per gli amici, nato il 4 novembre 1931 a Torreón in Messico, figlio di un ufficiale dell’aeronautica e ordinato prete nel 1961, stava molto male da tempo. Law era stato coinvolto nell’inchiesta del Boston Globe relativa ai preti pedofili coperti e spostati nelle parrocchie di provincia. Nel 1973 venne nominato da Paolo VI vescovo di Springfield-Cape Girardeau e nel 1984 Giovanni Paolo II lo aveva nominato arcivescovo di Boston, successore del defunto cardinale Humberto Medeiros e nel maggio del 1985, riceveva la porpora cardinalizia, divenendo uno dei più influenti prelati americani. Il cardinale godeva della fiducia sia del Papa polacco e dell’amicizia dell’allora Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede Joseph Ratzinger. Il Cardinale aveva collaborato alla preparazione del nuovo Catechismo della Chiesa cattolica ed è stato il primo estensore del documento sulla guerra pubblicato dalla Conferenza episcopale statunitense ed era considerato un campione dei diritti civili. Poi tutto precipita nella sua vita quando i giornalisti investigativi del Boston Globe, denominata “Spotlight”, ricostruisce in maniera dettagliata la storia di 87 preti pedofili le cui perversioni sessuali erano state insabbiate e coperte dai superiori della diocesi, che invece di intervenire per mettere al sicuro i bambini si limitavano a spostare il sacerdote accusato da una parrocchia all’altra permettendo così al pedofilo di abusare ancora dei bambini. All’esplosione dello scandalo il cardinale bostoniano aveva rilasciato una dichiarazione nella quale ammetteva di aver commesso errori, promettendo d’ora in avanti tolleranza zero e l’applicazione di un programma di protezione dei minori denominato “Keeping Children Safe”. Il 26 gennaio 2002, in una lettera aperta ai fedeli della usa diocesi, Law riconosceva che «il fallimento dell’arcidiocesi nel proteggere uno dei più grandi doni di Dio a noi, i nostri bambini, è stato devastante» e prendeva l’impegno di denunciare all’autorità civile i preti accusati di abuso, annunciando l’istituzione di una squadra di specialisti per affrontare il problema e una maggiore attenzione nel valutare le vocazioni sacerdotali. Nel 2002 si è dimesso e ha lasciato gli Stati Uniti per ritirarsi a Roma, dove nel 2004 viene nominato da Giovanni Paolo II arciprete della patriarcale Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore, incarico che ha mantenuto fino al compimento degli 80 anni nel 2011.ù Roma 22 dicembre 2017 La Redazione