GDF TORINO. FRODI COMMERCIALI E TUTELA DEL "MADE IN ITALY".

. FRODI COMMERCIALI E TUTELA DEL "MADE IN ITALY".
Data: 11/12/2017   Nei giorni scorsi i Finanzieri del Comando Provinciale di Torino hanno effettuato importanti interventi operativi finalizzati al sequestro di diverse tonnellate di filato acrilico e di migliaia di capi d’abbigliamento falsamente etichettati con indicazioni proprie dei filati di pregio. L’operazione ha avuto inizio quando i “Baschi Verdi” del Gruppo di Torino han...

. FRODI COMMERCIALI E TUTELA DEL "MADE IN ITALY". Data: 11/12/2017   Nei giorni scorsi i Finanzieri del Comando Provinciale di Torino hanno effettuato importanti interventi operativi finalizzati al sequestro di diverse tonnellate di filato acrilico e di migliaia di capi d’abbigliamento falsamente etichettati con indicazioni proprie dei filati di pregio. L’operazione ha avuto inizio quando i “Baschi Verdi” del Gruppo di Torino hanno effettuato diversi sopralluoghi in alcuni negozi, tutti gestiti da imprenditori cinesi, siti in Grugliasco (TO) ed in provincia di Asti. Nell’occasione, i Finanzieri hanno effettuato, in via riservata, dei prelievi di campioni per le successive analisi effettuate dal laboratorio chimico “BuzziLab” di Prato. "Oltre 100 anni di attivita'

L’Istituto Buzzi, dipendente dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, è da oltre 100 anni, con il suo Laboratorio d’Analisi, al servizio delle imprese. L’attività industriale, nel corso degli anni, si è profondamente modificata ed il Laboratorio, mostrando sempre vitalità e capacità di adattamento ha sempre svolto un ruolo fondamentale per competenza ed imparzialità. L’evoluzione tecnico scientifica, le mutate esigenze dei settori produttivo, distributivo e del consumo, hanno generato continui adattamenti delle attività del laboratorio, che hanno consentito lo sviluppo di elevate competenze nei seguenti settori: • prove tecniche • ricerche applicate • formazione • consulenza."

Gli accertamenti tecnico scientifici hanno consentito di acclarare la non conformità di quanto indicato sulle etichette merceologiche; infatti, la lana ovvero altri filati pregiati quali “Mohair”, “Cachemire”, “Alpaca” e” Merinos”, in alcuni capi erano decisamente inferiori, se non addirittura assenti, rispetto ai valori indicati.