Perché votare Grande Nord

Perché votare Grande Nord il 4 marzo? Lo chiediamo a Dario Brunella, candidato per la Regione Lombardia con lo stesso movimento. “Comincerei parlando di sicurezza, argomento che ritengo fondamentale e di interesse regionale oltre che nazionale. Il candidato alla presidenza Attilio Fontana ha già dimostrato durante i suoi dieci anni da Sindaco di Varese di non essere all’altezza di gestire questa emergenza, è sufficiente fare una passeggiata ad esempio in Piazza Repubblica, nel cuore della cit...

Perché votare Grande Nord il 4 marzo? Lo chiediamo a Dario Brunella, candidato per la Regione Lombardia con lo stesso movimento. “Comincerei parlando di sicurezza, argomento che ritengo fondamentale e di interesse regionale oltre che nazionale. Il candidato alla presidenza Attilio Fontana ha già dimostrato durante i suoi dieci anni da Sindaco di Varese di non essere all’altezza di gestire questa emergenza, è sufficiente fare una passeggiata ad esempio in Piazza Repubblica, nel cuore della città, per potersi rendere conto della situazione di degrado a cui non ha saputo minimamente mettere freno. Personalmente non gli concederei una seconda occasione a livello regionale! Proveniamo da cinque anni di false promesse, il 75% di trattenute delle tasse alla Lombardia mai realizzato, l’abolizione del bollo auto o l’inutile referendum per l’autonomia sono solo degli esempi, quest’ultimo costato milioni di euro per rottami di voting machines del peso di due chilogrammi (erroneamente pubblicizzati come tablet) che una scuola potrebbe utilizzare solamente come zeppe per tener aperti i portoni! A livello regionale ereditiamo una accettabile sanità, ma certamente migliorabile confrontata con altre eccellenze europee, partendo ad esempio dalle liste d’attesa, che dovrebbero privilegiare i lombardi ai pazienti delle altre regioni. Potere ai Sindaci, e non ai Prefetti, per quanto riguarda l’accoglienza dei migranti, non dimenticandoci, in primis, dei bisognosi di casa nostra che devono avere la precedenza su tutti. Una breve riflessione sulle elezioni politiche, dove riappare un Berlusconi che, dopo venticinque anni, promette ancora di cambiare l’Italia, un Salvini contrario alla legge Fornero che, dopo aver cancellato la parola Nord dal simbolo, si coalizza con chi l’ha votata. Lo stesso che cerca consensi sui social regalando selfie o caffè a chi mette più like ai suoi post. La vergogna pare non avere limiti. I politici di professione cambiano idea ad ogni sorgere del sole, Euro si, Euro no, reddito di cittadinanza o di inclusione che favorisce fannulloni ed evasori. Ed osservando i grafici del PIL delle varie regioni, magicamente scopriamo che privilegiano sempre i cittadini del sud, ovviamente con i soldi della locomotiva del Nord. Una miriade di promesse elettorali, condite con nessuna copertura economica dimostrabile. Grande Nord si presenta agli elettori come l’unico movimento che con coraggio vuole tutelare e garantire gli interessi del Nord. Con me in Regione Lombardia per difendere i nostri territori, la nostra cultura e le nostre tradizioni, cercando di rendere sempre più difficile la vita ai politici di professione. Per questo motivo sono convinto che l’astensionismo non sia la soluzione, ma faccia proprio il loro sporco gioco e favorisca solamente la conservazione delle loro comode ed amate poltrone, conclude Brunella”.