Omaggio per i 100 anni dalla nascita del professor Gianfranco Miglio

Omaggio per i 100 anni.  Giovedì 15 febbraio il prof. STEFANO BRUNO GALLI interverrà al circolo ‘Ra Ca’ dur Barlich’ di Varese per celebrare l’opera intellettuale di MIGLIO, l’attualità del suo pensiero e la vitale necessita’ di una rivoluzione federalista. [caption id="attachment_62318" align="alignleft" width="300"] Candiani e Bortot. "I piccoli Comuni sono la vera risorsa non soltanto del nostro territorio provinciale, ma anche di tutta la nostra bella Lombardia. Luo...

Omaggio per i 100 anni.  Giovedì 15 febbraio il prof. STEFANO BRUNO GALLI interverrà al circolo ‘Ra Ca’ dur Barlich’ di Varese per celebrare l’opera intellettuale di MIGLIO, l’attualità del suo pensiero e la vitale necessita’ di una rivoluzione federalista. [caption id="attachment_62318" align="alignleft" width="300"] Candiani e Bortot. "I piccoli Comuni sono la vera risorsa non soltanto del nostro territorio provinciale, ma anche di tutta la nostra bella Lombardia. Luoghi di arte e cultura che attirano turisti da tutto il mondo”.[/caption] Introdurrà la serata la candidata per la lista LEGA alle elezioni regionali TIZIANA BORTOT alle ore 21.00 con ingresso libero presso Ra Ca’ dur Barlich che si trova a Varese in Via Oslavia 1. Alcune citazioni di Miglio:
  • Che la politica sia maligna, per un machiavelliano come io sono, è del tutto normale. Soltanto gli spiriti deboli credono che la politica sia il luogo della collaborazione. La politica è il regno della sopraffazione. Ma la politica così concepita puo' stare in piedi solo se ha delle regole spietate di selezione interna: cioe' se la competizione è effettivamente aperta e c'è un continuo ricambio. Laddove, invece, i sistemi degenerano e la politica si riduce a gestione del potere di posizione, allora la situazione diventa pericolosa perché provoca reazioni assai violente. Come il caso italiano insegna.[1]
  • Dai tempi di Machiavelli – anzi, da quelli di Tucidide – è sempre toccato a coloro che scrutano per mestiere la natura della politica – anche ai più umili artigiani di questa professione – il duro privilegio di chiamare le cose con il loro nome e di aiutare gli uomini a non confondere la realtà effettuale con i propri sogni.[2]
  • Dal confine alpino al crinale dell'appennino tosco-emiliano l'Italia transpadana e cispadana ha una sua specifica ragion d'essere, una sua fisionomia economica produttiva storica e perfino linguistica da richiedere, per il suo pieno sviluppo, anche a beneficio dell'intera nazione, una sua posizione esatta e spiccata in seno all'Italia che sta nascendo. L'unità d'Italia non potrà essere fatta che su altre basi [...] La Liguria, il Piemonte, la Lombardia, l'Emilia e le Tre Venezie, ossia tutta l'Italia settentrionale nel suo insieme costituisce un'armonica unità geografica, economica, etnica e spirituale, ben degna di governare se stessa.[3] (wikipedia)