Ricotta tossica ritirata dal commercio
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- 18 febbraio 2017 agricoltura Agricoltura e Ambiente
Ricotta tossica, il Ministero della Salute ordina il ritiro dal mercato Dopo i test, arriva lo stop da parte del ministero della Salute che dispone il ritiro dal mercato di due tipi di ricotte a causa della possibile presenza di aflatossine. Si tratta della Ricotta di pecora e della Ricotta della Mafalda prodotte del Caseificio Fruzzetti. Il lotto richiamato è esclusivamente il numero 18.02.2017, che corrisponde anche alla data di scadenza. L’avviso di richiamo d...
Ricotta tossica, il Ministero della Salute ordina il ritiro dal mercato Dopo i test, arriva lo stop da parte del ministero della Salute che dispone il ritiro dal mercato di due tipi di ricotte a causa della possibile presenza di aflatossine. Si tratta della Ricotta di pecora e della Ricotta della Mafalda prodotte del Caseificio Fruzzetti. Il lotto richiamato è esclusivamente il numero 18.02.2017, che corrisponde anche alla data di scadenza. L’avviso di richiamo del lotto di ricotte è stato pubblicato sul sito del nuovo portale dedicato alle allerta alimentari del Ministero della salute. Le aflatossine sono micotossine prodotte da due specie di Aspergillus, un fungo che si trova in particolare nelle aree caratterizzate da un clima caldo e umido. Poiché le aflatossine sono note per le loro proprietà genotossiche e cancerogene, l'esposizione attraverso gli alimenti deve essere il più possibile limitata. Le aflatossine possono essere presenti in prodotti alimentari, quali arachidi, frutta a guscio, granoturco, riso, fichi e altra frutta secca, spezie, oli vegetali grezzi e semi di cacao, a seguito di contaminazioni fungine avvenute prima e dopo la raccolta. Diversi tipi di aflatossine sono presenti in natura. L'aflatossina B1 è la più diffusa nei prodotti alimentari ed è una delle più potenti dal punto di vista genotossico e cancerogeno. È prodotta sia dall'Aspergillus flavus sia dall'Aspergillus parasiticus. Pertanto Giovanni D'Agata, presidente dello “”, invita i consumatori a non consumare il lotto in questione e a riportare il prodotto nel punto vendita per la sostituzione o il rimborso. Lecce, 17 febbraio 2017
Giovanni D’AGATA