Ministero della Salute: micotossina tossica nella farina di mais gialla bramata.

COMUNICATO STAMPA
Ministero della Salute: micotossina tossica nella farina di mais gialla bramata. L’azienda Molino Bresciano la ritira dal mercato. Il prodotto risulta contaminato dalle micotossine fumonisine oltre i limiti previsti dalla legge Attenzione farina di mais gialla bramata. Il Ministero della Salute, ha pubblicato attraverso il proprio portale web un’importante comunicazione per tutti i consumatori, riguardo al richiamo dal commercio della “Fari...

COMUNICATO STAMPA

Ministero della Salute: micotossina tossica nella farina di mais gialla bramata. L’azienda Molino Bresciano la ritira dal mercato. Il prodotto risulta contaminato dalle micotossine fumonisine oltre i limiti previsti dalla legge Attenzione farina di mais gialla bramata. Il Ministero della Salute, ha pubblicato attraverso il proprio portale web un’importante comunicazione per tutti i consumatori, riguardo al richiamo dal commercio della “Farina di mais gialla bramata” con il marchio “La Bresciana”, confezione da 1 Kg, lotto di produzione 0810016, con termine minimo di conservazione 30-11-2017, prodotta da Molino Bresciano di Coffinardi Giuseppe & C. s.n.c. presso lo stabilimento Vicolo del Molino 10 – Azzano Mella – Brescia. La farina è stata immediatamente richiamata dalla vendita a causa della contaminazione di fumonisine, micotossine che derivano dal genere di funghi Fusarium, oltre i limiti consentiti dalla legge. Nello specifico la micotossina è pericolosa per la salute, può avere effetti tossici sull’organismo, provocando vomito e aumentare il rischio di cancro. Giovanni D'Agata, presidente dello “ Sportello dei Diritti” rilanciando l'allerta riportata dall'azienda, raccomanda alle persone che hanno acquistato la farina in questione di non consumarla. Pertanto tutti coloro che hanno acquistato il prodotto sono invitati a non consumarlo e a riportarlo al punto vendita d’acquisto per effettuare il rimborso o la sostituzione dello stesso. Lecce, 15 febbraio 2017                                                                                                                              Giovanni D’AGATA