Varese, giovani in protesta per la biblioteca
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- 30 settembre 2017 Varese
Varese, giovani in protesta per la biblioteca, oltre agli infermieri, ai commercianti, ai utenti e non si sa a quante altre categorie riferirsi, il sindaco di Varese continua ad essere in difficoltà con risposte parziali e pasticciate.
“Abbiamo voluto garantire ai cittadini varesini e ai giovani studenti la possibilità di usufruire degli spazi della biblioteca anche durante il periodo estivo – ha dichiarato il
sindaco di Varese ...
Varese, giovani in protesta per la biblioteca, oltre agli infermieri, ai commercianti, ai utenti e non si sa a quante altre categorie riferirsi, il sindaco di Varese continua ad essere in difficoltà con risposte parziali e pasticciate.
“Abbiamo voluto garantire ai cittadini varesini e ai giovani studenti la possibilità di usufruire degli spazi della biblioteca anche durante il periodo estivo – ha dichiarato il
sindaco di Varese Davide Galimberti -. Questi sono solo primi interventi su cui stiamo lavorando ma che per la città sono epocali”. Questa dichiarazione a seguito di una lettera di uno studente al sindaco, Visintini Alessandro che si lamentava una serie di problemi riscontrati in biblioteca tra cui il servizio wifi e l’aria condizionata, cose normali dovunque ma non a Varese. E’ successo poi un altro “casus belli”, una dichiarazione infelice detta in conferenza stampa e citata dagli studenti:
Paolo Conti
Davide Ricci
Giulia Provini
Tommaso Carella
Claudio Imperiali “Spero solamente che questa incomprensione tra l'amministrazione comunale e il personale della biblioteca sia risolto senza che si torni allo stato mediocre del servizio di qualche mese fa ma che da questa situazione ne esca una Biblioteca con un servizio ulteriormente migliorato. Sono però in totale disaccordo con la seguente frase: 'I frequentatori sarebbero stati però solo un gruppo abbastanza limitato, e delimitato, di giovani.' Non si può giudicare l'utenza di una biblioteca misurando l'afflusso di persone al mese di agosto, ritengo che un anno sia il tempo minimo ragionevole per giudicare il successo e il fallimento di una proposta come questa.” Ragazzi in gamba e moderati che cercano il dialogo «Se Varese vuole diventare veramente Città Universitaria – spiega Alessandro Triacca, studente di Biotecnologie – deve poter offrire agli studenti che ospita sul territorio spazi di studio con orari e servizi adeguati. Proprio per questo motivo secondo noi deve proseguire la sperimentazione, con il tempo magari potenziando gli orari di apertura e di chiusura». Una bega per il sindaco? Ci aspettiamo che ci siano risposte precise e durature e che vadano incontro alle esigenze degli studenti con proposte concrete e precise per rendere la biblioteca di Varese simile se non uguale a quella di tante altre città. Il Presidente Giuseppe Criseo
Rete Sociale Italiana retesocialeitaliana@gmail.com