Operazione security: arrestato per auto riciclaggio il commercialista foggiano Ruggiero Massimo Curci .

Operazione security: arrestato per auto riciclaggio il commercialista foggiano Ruggiero Massimo Curci  dopo le 15 misure cautelari dello scorso maggio Questa mattina i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della di Varese e personale della Squadra Mobile della Questura di Milano nell’ambito dell’operazione denominata “
Security” – che nel maggio del corrente anno aveva già portato all’esecuzione di misure cautelari personali a carico di 15 soggetti,...

Operazione security: arrestato per auto riciclaggio il commercialista foggiano Ruggiero Massimo Curci  dopo le 15 misure cautelari dello scorso maggio

Questa mattina i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della di Varese e personale della Squadra Mobile della Questura di Milano nell’ambito dell’operazione denominata “ Security” – che nel maggio del corrente anno aveva già portato all’esecuzione di misure cautelari personali a carico di 15 soggetti, a vario titolo accusati di far parte di un’associazione per delinquere che ha favorito gli interessi, in particolare a Milano e provincia, della famiglia mafiosa catanese dei “Laudani”, hanno dato esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere, emessa dal G.I.P del Tribunale di Milano, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia (P.M. Dr. STORARI) a carico del commercialista foggiano CURCI Ruggiero Massimo, per l’ipotesi di reato di cui all’art. 648 ter 1 c.p. (auto riciclaggio). In contemporanea oggi finanzieri e poliziotti hanno anche eseguito, in provincia di Lecco e Napoli 6 perquisizioni a carico di altri 3 soggetti di origine campana dimoranti a Verderio (LC), emersi nel corso delle più recenti indagini delegate dall’Autorità Giudiziaria. L’attività segue all’esecuzione dell’08.11.2017 del Decreto di sequestro preventivo d’urgenza, per un valore di beni pari a 8,2 milioni di euro, emesso dal P.M. della D.D.A. milanese, Dr. Paolo STORARI, a carico professionista. Tale provvedimento era stato completamente eseguito fino all’importo previsto, mediante il sequestro di beni mobili (autovetture di grossa cilindrata) denaro e polizze assicurative nella disponibilità dell’indagato. Proseguendo le indagini nel procedimento penale, a seguito delle quali, relativamente al c.d. “filone pugliese” degli indagati, erano già emerse le illecite condotte del predetto CURCI Ruggiero Massimo, quale referente di un sistema di evasione fiscale e contributivo basato su indebite compensazioni di crediti tributari in violazione dell’art.10 quater D.lgs. 74/2000, è stato accertato che il citato CURCI Ruggiero Massimo ha:  
  • quale promotore del sistema evasivo smascherato, ricevuto illeciti compensi in denaro contante (allo stato accertati per oltre 600.000 euro) da parte di società riconducibili a SARACINO Antonio, D’ALESSANDRO Giuseppe, CATANIA Antonino e SORRENTI Luigi (i primi 3 tratti già in arresto in data 12.07.2017 in esecuzione di misura cautelare del G.I.P. di Milano), i quali avevano gestito in modo fraudolento una serie di cooperative operanti nel settore della logistica e dei trasporti, svuotandone con artifizi i conti correnti
  • auto riciclato parte del denaro ricavato quale prezzo del delitto del citato art 10 quater, finanziando per importi rilevanti, relativamente alle stagioni 2015/2016 e 2016/2017, il FOGGIA CALCIO (del quale il CURCI era indirettamente, fino al maggio 2017, socio al 50% e vice Presidente, carica tutt’oggi rivestita a titolo onorario).
A seguito delle  perquisizioni in provincia di Lecco e Napoli, a carico di altri 3 soggetti di origine campana dimoranti a Verderio (LC), emersi nel corso delle più recenti indagini delegate dall’A.G, è stato accertato che per procacciarsi provviste “a nero” di denaro contante, il citato sodalizio formato da SARACINO Antonio, D’ALESSANDRO Giuseppe, CATANIA Antonino e SORRENTI Luigi, si era rivolto ad un soggetto di origini napoletane residente nella località lecchese, il quale, a fronte di fatture riferite ad operazioni inesistenti, emesse per il tramite di cooperative di comodo amministrate da altri 2 soggetti prestanome, riceveva il pagamento delle stesse tramite bonifici bancari che, successivamente, spalmava su più conti correnti riconducibili alle citate cooperative di comodo, al fine di distrarre dai relativi conti correnti le disponibilità finanziarie, restituendole al sodalizio anzidetto, decurtato nella misura del 6%. Milano, 04 dicembre 2017 La Redazione