LIDIA MACCHI dopo 30 anni ancora dubbi sull'omicidio

SI TORNA A PARLARE DELL' ASSASSINIO DI LIDIA MACCHI
DOPO 30 ANNI ANCORA DUBBI SUL LUOGO DELL'OMICIDIO
  Si torna in aula a parlare del caso di Lidia Macchi, la donna uccisa 30 anni fa fra la notte del 5e 6 gennaio 1987. La donna che all' epoca era una ragazza poco più che ventenne fu ritrovata senza vita nel parco a Sass Pini di accanto alla sua Fiat panda , dopo essere stata violentata e accoltel...

SI TORNA A PARLARE DELL' ASSASSINIO DI LIDIA MACCHI DOPO 30 ANNI ANCORA DUBBI SUL LUOGO DELL'OMICIDIO   Si torna in aula a parlare del caso di Lidia Macchi, la donna uccisa 30 anni fa fra la notte del 5e 6 gennaio 1987. La donna che all' epoca era una ragazza poco più che ventenne fu ritrovata senza vita nel parco a Sass Pini di accanto alla sua Fiat panda , dopo essere stata violentata e accoltellata con forza e brutalità per ben 29 volte. Quella sera Lidia era uscita per far visita ad una sua amica ricoverata nell' ospedale di Cittiglio a seguito di un incidente stradale, ma dalle ricostruzioni del caso dopo essere salita in macchia Lidia non fece più rientro a casa. Venne fermata da qualcuno di sua conoscenza che sali in auto, la violentò e poi la colpi con 29 coltellate , facendo in modo che solo dopo 5 minuti di agonia Lidia perse i sensi definitivamnete. Solo il 15 gennaio del 2016 venne catturato il suo assassino, Stefano Binda 50 anni, ex compagno di liceo di un tempo. Ancora oggi il caso di Lidia Macchi risulta irisolto, le dinamiche di quella notte non sono chiare e creano pareri discordanti fra il medico legale Mario Tavani e il criminologo esperto in neuroscienza Franco Posa. Lidia è stata uccisa dove è stato ritrovato il corpo, oppure è stata tutta una messinscena abbandonare la ragazza proprio li, in un parco assediato da tossico dipendenti? Secondo le dichiarazioni del medico legale Mario Tavani che aveva eseguito l ' autopsia 30 anni fa il giorno del ritrovamento del cadavere, la giovane varesina è stata uccisa altrove e subito dopo trasportata nel luogo del ritrovamento per sviare le indagini. Non c' erano tracce di sangue in macchina o sul terreno, un caso impossibile a seguito di una morte cosi violenta. Per Posa, il criminologo, il delitto avvenne a bordo della Fiat Panda a Sass Pini, dopo aver consumato il suo ultimo rapporto sessuale. Lidia si vestì e rimase di fronte al suo assassino. Cercò di difendersi quando il primo fendente stava per colpirla e per questo si ferì alla mano. Subito dopo venne colpita al collo. Indossava una sciarpa e un cappotto che tamponarono il sangue evitando di macchiare l' auto. La ragazza cercò di scappare aprendo la portiera, “ fù una questione di pochissimi secondi” dichiara Posa, ma l' uomo la colpì al torace facendola stramazzare al suolo per poi concludere il suo lavoro in soli 5 minuti. 1500 centiletri di sangue persi a seguito delle numerose coltellate trafitte sul corpo della donna. Mentre Lidia si dissanguava i vestiti facevano da tampone e il gelo di quella sera è stato in grado di coagulare lo sversamento ematico rapidamente. Due pareri contrastanti lasciano ancora forti dubbi sull' omicidio di questa giovane donna avvenuto ben 30 anni fa, un martirio ancora irrisolto. Il 29 settembre il contro interrogatorio.