Gazzada, la sindaca Bertuletti risponde alle critiche e contrattacca
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- 08 marzo 2018 Varese
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a sindaco risponde. Una prima riflessione è questa: la mozione da voi presentata è una mozione di sfiducia non all’operato del Sindaco, della sua Giunta o di questa assemblea consigliare ma, cito le parole della vostra mozione, “all’incapacità del Sindaco di rappresentare e difendere l’onorabilità della nostra comunità”.
Non manca la grinta alla sindaca di Gazzada, Cristina Bertuletti, oggetto di attacchi pesanti dall'oppo...
GAZZADA, la sindaco risponde. Una prima riflessione è questa: la mozione da voi presentata è una mozione di sfiducia non all’operato del Sindaco, della sua Giunta o di questa assemblea consigliare ma, cito le parole della vostra mozione, “all’incapacità del Sindaco di rappresentare e difendere l’onorabilità della nostra comunità”.
Non manca la grinta alla sindaca di Gazzada, Cristina Bertuletti, oggetto di attacchi pesanti dall'opposizione, che stigmatizza la vicinanza e l'appoggio della maggioranza, nonchè della cittadinanza, che visto che l'ha votata l'apprezza sicuramente.
Nelle cittadine ci si conosce tutti e il rapporto eletto-elettore è più che mai vicino, tanto che i partiti spesso, sapendo della popolarità dei loro sindaci, attingono a questi per avere un sicuro riscontro elettorale come è successo nelle regionali appena concluse.
Segue il testo in versione integrale, della risposta della sindaca che evidenzia la scadenza elettorale come vero motivo degli attacchi:
"E’ questa la ragione per cui ne chiedete la sfiducia: non perché questo Consiglio, questa Giunta o il Sindaco stesso abbiano amministrato male in questi anni. Ciò che si sta qui celebrando da parte vostra, cari colleghi Consiglieri di opposizione, è un processo ad alcune affermazioni fatte da Cristina Bertuletti, affermazioni gravi e non condivise da nessun membro di questa assemblea né tantomeno dai Consiglieri di maggioranza come abbiamo già avuto modo di ribadire nel comunicato che ha preceduto il Consiglio Comunale del 29 gennaio 2018. Permetteteci di ricordarne alcuni passaggi: “le dichiarazioni del sindaco non rispecchiano in alcun modo l’orientamento del gruppo di maggioranza che esprime la sua più completa vicinanza a chi si è sentito offeso dalle parole in questione. Condividiamo anche il disagio della cittadinanza proprio in un momento in cui la maggioranza sta lavorando con tutte le sue forze per il bene e nell’interesse esclusivo di Gazzada Schianno, quanto accaduto ci mortifica tanto come amministratori quanto come cittadini”.
Ci sia consentito aggiungere che questa insistente strumentalizzazione da parte vostra suona in realtà come un inizio della campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative che si terranno fra poco più di un anno.
La seconda riflessione è questa: la maggioranza sta lavorando con tutte le sue forze per il bene e nell’interesse esclusivo di Gazzada Schianno. La forza del nostro gruppo consigliare sta anche nell’avere al proprio interno persone indipendenti, non legate ad alcun partito politico che si sono candidate solo al fine di mettersi al servizio della propria comunità. L’interesse per il proprio Paese e per le esigenze della comunità in cui viviamo è testimoniata nei fatti: dalle opere realizzate e da quelle di prossima realizzazione che sono già in una fase progettuale avanzata (si pensi alla riqualificazione della zona della stazione e dell’area di via Italo Cremona, al secondo lotto delle compensazioni dove si andrà ad intervenire nell’abitato di Schianno con la creazione di piste ciclopedonali e di nuove aree a parcheggio); dal sostegno al sociale che non è mai venuto meno in questi anni nonostante i tagli alla spesa imposti agli enti locali, dal sostegno alle scuole materne, ai servizi scolastici, alle istanze delle associazioni, compreso l’aver favorito l’inserimento sociale delle persone migranti presenti sul nostro territorio. Non bisogna infatti dimenticare che se alcuni di loro stanno svolgendo servizi utili all’interno della comunità lo si deve in primis all’amministrazione comunale ed al suo Sindaco che ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la cooperativa a cui è affidata la responsabilità dei migranti, e la Caritas parrocchiale. Se l’amministrazione comunale non avesse sottoscritto tale protocollo non si sarebbe potuto dare avvio ad alcun progetto a favore dei migranti. Pensiamo che il nostro Sindaco sia uno dei pochi sindaci leghisti ad aver firmato un simile accordo, e ciò testimonia come davvero il Sindaco abbia cercato, al di la delle convinzioni personali o di partito, di dare risposte alle istanze della propria comunità.
La terza ed ultima riflessione è quella più importante: cari colleghi Consiglieri voi ci chiedete di votare la sfiducia al Sindaco e poi?
Voi siete consci, perché lo sapete, che l’eventuale sfiducia al Sindaco comporta la decadenza dell’intero Consiglio Comunale ed il commissariamento del Comune. Voi votando si alla sfiducia questa sera affermate con estrema chiarezza che per voi il commissariamento del Comune rappresenta la cosa migliore per il Paese e per i nostri cittadini.
Ora vi domandiamo: siete così sicuri che un eventuale commissariamento del Comune sia la cosa migliore per il Paese e per i nostri cittadini? Affidare il Comune ad un commissario rappresenta davvero il bene comune?
Noi tutti siamo stati eletti dai nostri concittadini e siamo stati eletti con il preciso dovere di amministrare il nostro Comune. Abbiamo un dovere civico, ed io aggiungo anche morale, come amministratori: perseguire il bene comune. Un buon politico deve mettere dinanzi a tutto il bene comune, anche dinanzi alle proprie idee quando richiesto. Per noi il bene comune è continuare a garantire e dare servizi ai nostri cittadini, assicurare loro una rappresentanza negli enti in cui il Comune è parte, dare loro una migliore riqualificazione di quelle parti del territorio comunale che possono essere riqualificate dando avvio alle opere finanziate con i fondi delle compensazioni, chiudere i lavori della piazza Galvaligi, non certo commissariare il nostro Comune per oltre un anno e mezzo fino a nuove elezioni. Per questo io ed i miei colleghi Consiglieri di maggioranza voteremo no alla mozione di sfiducia da voi presentata e chiediamo ad ognuno di voi di votare secondo coscienza: siete davvero convinti che commissariando il comune perseguirete il bene comune?"
Redazione
Giuseppe Criseo