convegno promosso dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate con gli Ordini di Architetti e Ingegneri.

Dal convegno promosso dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate con gli Ordini di Architetti e Ingegneri, Collegio dei geometri e Ance, si è aperto di un tavolo con costruttori, progettisti, istituzioni e associazioni ambientaliste per riqualificare il patrimonio edilizio esistente L’importante è partire, aprendo un canale di dialogo che possa dare vita ad azioni concrete. Il convegno dal titolo “Efficientamento energetico: casa a contatore zero” che si è svolto giovedì 23 nove...

Dal convegno promosso dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate con gli Ordini di Architetti e Ingegneri, Collegio dei geometri e Ance, si è aperto di un tavolo con costruttori, progettisti, istituzioni e associazioni ambientaliste per riqualificare il patrimonio edilizio esistente L’importante è partire, aprendo un canale di dialogo che possa dare vita ad azioni concrete. Il convegno dal titolo “Efficientamento energetico: casa a contatore zero” che si è svolto giovedì 23 novembre al centro congressi Ville Ponti di Varese è servito proprio a questo: mettere attorno a un tavolo progettisti, costruttori, il mondo del credito, istituzioni e associazioni ambientaliste per poter dire: un altro modo di abitare è possibile. Un altro modo che «abbia a cuore l’ambiente e il portafoglio, che possa essere anche elemento di rilancio per un settore che stenta a risollevarsi dopo la crisi», ha introdotto Luca Barni, direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, unico istituto di credito del territorio che insieme con Ance, gli Ordini di Ingegneri e Architetti, il collegio dei Geometri e Icaf, e in collaborazione con Comune di Varese e Legambiente, ha promosso il convegno. «Il ruolo di una Bcc è cambiato, oggi è anche essere mediatore delle informazioni, risolvere quelle asimmetrie informative per creare delle occasioni di confronto e dialogo che possano dare vita ad una progettualità concreta per il nostro territorio», ha proseguito Barni. L’attenzione si focalizza sul patrimonio immobiliare esistente. «Occorre guardare al costruito, a ciò che già esiste, perché in Italia abbiamo un patrimonio molto importante, ma anche piuttosto datato», ha incalzato Barni ricordando che il 20% è stato costruito prima del 1945, il 33% tra il 1946 e il 1970 e ancora il 31% fino al 1990. Più dell’80% delle case ha minimo 40 anni, «un’età che dovrebbe far pensare a fare degli interventi di ristrutturazione consistenti», ha ricordato  Juri Franzosi, direttore generale di Ance Varese. Un’operazione di riqualificazione complessiva giova anche allo stesso immobile: secondo Anca Varese, a fronte di un intervento medio di 14.500 euro, il valore medio di un’abitazione aumenta di 65mila euro, cioè quattro volte tanto. Gli strumenti non mancano: se il Comune è pronto a fare la propria parte, come sottolineato dal sindaco di Varese Davide Galimberti e dall’assessore all’Ambiente Dino De Simone, la nuova Legge di Bilancio ha previsto importanti agevolazioni nell’ottica di migliorare l’efficienza energetica. Come muoversi allora? Gli esempi sulla carta non mancano. Da CQ - Costruire in Qualità, presentato da  Giuseppe Mosconi direttore del progetto, alle sharing cities di cui ha parlato Damiano Di Simine responsabile scientifico di Legambiente Lombardia, perché il concetto di «sostenibilità è cambiato: non è solo arricchire un progetto con pannelli solari, ma rappresenta un nuovo modo di pensare e di guardare al progetto», ha sostenuto Finesia Rizzo, consigliere di disciplina dell’Ordine degli Architetti di Varese. La nuova sensibilità ambientale però impone di partire dal territorio, evitandone nuovo consumo. L’esempio cui guardare ci sarebbe già: «Energiesprong», ha ricordato Maurizio Melis, divulgatore di scienza e tecnologia, conduttore di “Smart City, Voci e Luoghi dell’Innovazione” su Radio24 che ha moderato il convegno. Un modello olandese, già adottato in Francia, Germania, regno Unito e nello stato di New York che si basa sull’utilizzo di nuove tecnologie come facciate prefabbricate, tetti isolati con pannelli solari e installazioni intelligenti di riscaldamento e raffreddamento per ottenere una casa Net Zero Energy. Tra agevolazioni statali e risparmi ottenuti in bolletta, sono interventi che nel tempo si potrebbero pagare da soli. L’importante è iniziare: il primo passo è stato fatto, il dibattito è aperto.