“A questo gioco noi non vogliamo prestarci” Longhin e Canton (bilancio varesino)
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- 01 dicembre 2017 Varese
“A questo gioco noi non vogliamo prestarci” Longhin e Canton (bilancio varesino).“A questo gioco noi non vogliamo prestarci”. Duro il commento degli esponenti della Lega che siedono in consiglio provinciale spiegano i motivi alla base della protesta inscenata durante la seduta sul Bilancio, con i consiglieri Longhin e Canton seduti in platea e i colleghi Colombo e Pescatori parzialmente presenti. “L’illegittimità degli atti di questa amministrazione - afferma il capo...
“A questo gioco noi non vogliamo prestarci” Longhin e Canton (bilancio varesino).“A questo gioco noi non vogliamo prestarci”. Duro il commento degli esponenti della Lega che siedono in consiglio provinciale spiegano i motivi alla base della protesta inscenata durante la seduta sul Bilancio, con i consiglieri Longhin e Canton seduti in platea e i colleghi Colombo e Pescatori parzialmente presenti. “L’illegittimità degli atti di questa amministrazione - afferma il capogruppo Longhin - è talmente macroscopica da lasciarci pietrificati. Nel giro di poche ore, l’Armata Brancaleone guidata da Vincenzi è riuscita ad approvare un Bilancio non approvabile, visto che l’attuale amministrazione non è, numeri alla mano, nemmeno l’ombra di una maggioranza. Aspetto che rende il comportamento dell’amministrazione non solo illegittimo, ma anche gravemente irrispettoso nei confronti dei sindaci che hanno bocciato il bilancio in assemblea. Non bastasse, hanno adottato lo stesso documento senza allegarvi il parere dei revisori dei conti, passaggio obbligatorio, salvo poi consegnarli a mano, nonostante i pareri stessi fossero datati 7 e 29 Novembre. Ed è solo a quel punto che, scorrendo il documento, vediamo che il bilancio preventivo chiude in pareggio solo perché include la vendita delle quote Sea, la cui cessione, però, al momento non risulta né avvenuta né prevista. E tutto questo avviene nei giorni in cui Anac indaga su alcuni atti della segreteria generale dell’ente. Ci sarebbe da piangere, non fosse per l’involontario umorismo del consigliere Bertocchi, che critica l’opposizione per l’assenza di emendamenti. Caro Bertocchi, il vostro Governo ci costringe a votare al 30 Novembre un Bilancio preventivo, e lei pretende anche emendamenti? Per discutere cosa? Il costo delle luminarie natalizie? Suvvia…”