COMUNICATO STAMPA Varese, aumento delle tasse per i commercianti Emanuele Monti: “I commercianti vogliono risposte, dimostreremo a Galimberti che Varese non lo vuole” e annuncia raccolta firme Milano, 23 marzo. “Continua il calvario dei commercianti di Varese: martedì sera doveva essere convocata una riunione per confrontarsi con l’amministrazione ed avere finalmente delle risposte chiare. Purtroppo però questo incontro è stato annullato perché si è preferito fare una Giunta straordinaria.” Così Emanuele Monti, consigliere regionale della Lega Nord al Pirellone. “Che sia stata una scusa per non incontrare gli esercenti o effettivamente esistesse un’urgenza non ci è dato saperlo, fatto sta che il dubbio si rafforza alla luce della decisione del sindaco Galimberti di non riconvocare quello stesso tavolo, come era nei patti, ma di fare un incontro solo con i rappresentanti delle sigle associative in Comune a Varese, ben sapendo come l’unica di queste realmente operativa sia l’ASCOM. Stando così le cose sembrerebbe trattarsi di un giochetto che ricorda molto la prima Repubblica, il cui unico scopo è intorbidire le acque.” “La verità però è che ad oggi ai commercianti non hanno avuto risposte – prosegue Monti – e per questo motivo ci troviamo costretti ad accelerare il passo, muovendoci su due direzione distinte. In primo luogo il nostro gruppo consiliare, in accordo con le opposizioni, presenterà una serie di emendamenti al Bilancio per chiedere l’abbassamento di queste tasse locali, in primis la Cosap, ovvero la tassa sui tavolini. Secondo elemento sarà un’iniziativa politica, portata avanti dal sottoscritto e della Lega Nord, e si concretizzerà in una raccolta firme, il cui avvio e presentazione si svolgeranno questo sabato, presso la sede del nostro movimento, in un incontro/conferenza stampa, dove parteciperanno anche alcuni commercianti.” “Queste imposizioni fiscali infatti, fra cui ricordiamo anche l’aumento spropositato dei parcheggi, andranno a riversarsi in ultima istanza sul cittadino perché, come ben spiegato dall’ASCOM, i commercianti si troveranno costretti o a licenziare i dipendenti oppure ad aumentare i prezzi per far fronte al salasso. Porteremo queste firme da Galimberti – chiosa Emanuele Monti – per fargli capire che la città di Varese non lo vuole più, come non vuole i suoi metodi da prima Repubblica, ben dimostrati in questo disastroso primo anno di amministrazione.” Ufficio Stampa