Ponte Chiasso:146.000 EURO IN CONTANTI OCCULTATI IN UN DOPPIOFONDO.
- /
- 10 agosto 2017 Valtellina
COMMERCIANTE DI ORIGINI MAROCCHINE RESIDENTE IN SPAGNA TENTA DI PASSARE IL VALICO DI BROGEDA CON 146.000 EURO IN CONTANTI OCCULTATI IN UN DOPPIOFONDO. Lunedì mattina, i militari del Gruppo della, in collaborazione con i funzionari doganali, nel corso dei quotidiani controlli per contrastare il traffico illecito di capitali presso il valico turistico di Como-Brogeda, hanno scoperto e sanzionato un trentaquattrenne di origini marocchine, residente in Spagna, commercia...
COMMERCIANTE DI ORIGINI MAROCCHINE RESIDENTE IN SPAGNA TENTA DI PASSARE IL VALICO DI BROGEDA CON 146.000 EURO IN CONTANTI OCCULTATI IN UN DOPPIOFONDO. Lunedì mattina, i militari del Gruppo della, in collaborazione con i funzionari doganali, nel corso dei quotidiani controlli per contrastare il traffico illecito di capitali presso il valico turistico di Como-Brogeda, hanno scoperto e sanzionato un trentaquattrenne di origini marocchine, residente in Spagna, commerciante d’auto. L’uomo tentava di uscire dal territorio italiano assicurando ai finanzieri di non trasportare valuta a bordo della propria Volkswagen Polo con targa spagnola. Le Fiamme Gialle, non lasciandosi sfuggire i flebili segni di nervosismo manifestati dal transitante ed insospettite da piccoli segni di alterazione del rivestimento del pianale del veicolo, procedevano ad un più accurato controllo che permetteva di rinvenire, all’interno di un doppiofondo abilmente occultato sotto il vano del cambio ed impossibile da trovare ed aprire senza l’aiuto dei finanzieri “cacciavitisti”, centinaia di banconote di vario taglio per un valore complessivo di € 146.000 non dichiarati. Il 50% del denaro trasportato eccedente la soglia ammessa per legge, pari dunque a € 68.000, è stato immediatamente posto sotto sequestro, in attesa che il Ministero dell’Economia e delle Finanze definisca la sanzione da applicare al trasgressore, oggi variabile dal 30 al 50% della somma trasportata illecitamente. L’attività del Gruppo di Ponte Chiasso conferma che solo con il contrasto ai flussi finanziari illeciti possono essere concretamente individuati i capitali che inquinano il mercato e la concorrenza.