Il comune vuole fare cassa con i motociclisti??
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- 14 giugno 2018
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- Views 168 Trasporti Varese/Valceresio
Con i nuovi “Photored” installati dal comune in tre incroci fioccano le multe per i motociclisti che, pur non attraversando con il rosso, si fermano oltre la linea d’arresto.
Il Photored è un inglesismo
da bimbominkia con il quale si indica impropriamente un qualunque apparecchio
capace di rilevare, tramite una fotografia, un qualsiasi passaggio col rosso ad un incrocio fornito di semaforo.
Commercialmente è il marchio
registrato di proprietà di una nota azienda tarantina che lo sta diffondendo in
moltissimi comuni e come è ben noto, la pubblicità è l’anima del commercio e
più se ne parla più si fanno affari.
Il problema è che la macchina
fotografica appesa al palo scatta foto (e quindi vengono erogate multe) non
soltanto a quei mezzi che passano con il rosso, ma anche a quelli che si
stoppano poco oltre l’occhio del rilevatore.
L’apparecchio, infatti, scatta una sequenza di
due fotogrammi a colori per ogni infrazione, di cui uno prima o a cavallo della
linea d’arresto e l’altro quando il veicolo in infrazione si trova circa al
centro dell’intersezione controllata
Quindi la macchina fotografica
azionata dal rilevatore di movimento oltre ad incastrare tutti gli eventuali
pirati che passano con il rosso, sanziona anche tutti coloro che si fermano maldestramente nel cono del
rilevatore.
Capita così che qualche distratto
motociclista si veda arrivare una serie di multe che sanzionano la sua cattiva
abitudine di fermarsi con le due ruote oltre l linea d’arresto.
È certamente una pessima
abitudine quella degli scooteristi e dei motociclisti, sanzionata dal codice
della strada (tutti i veicoli si devono fermare prima della striscia bianca),
ma nei semafori in cui c’è abbondanza di spazio per il passaggio dei pedoni non
pare un crimine così grave ed è sempre stata tollerata.
Certo è che Varese né vicina al
confine con la Svizzera e tutto deve funzionare come un classico “orologio
svizzero” e quindi chiunque sgarri deve essere fotografato e sanzionato.
Poi però l’orologio svizzero si
trasforma in una “patacca”, la burocrazia nostrana prende il sopravento e manda
tutte le multe insieme, magari in blocchi di sei o sette riguardanti un periodo
di una ventina di giorni.
Precisione vorrebbe, datosi che
si tratta di accertamenti in tempo reale, che anche le multe venissero
notificate immediatamente e non quando capita.
Sicuramente non è questo il caso, ma le apparenze sembrano favorire l’idea
che si tratti di fare cassa rispetto a quella di fare informazione e
prevenzione.
La sanzione per chi attraversa tutto l’incrocio vale 168 euro più 6 punti
patente mentre se superi solo la linea d’arresto sono 41 euro e due punti e la
proporzione, rispetto alla diversa gravità dei due comportamenti sembra perlomeno
originale.
Un ulteriore punto che potrebbe portare i maliziosi a pensare ad una
semplice operazione di cassa è la durata di tre secondi della luce arancione (uno,
due e tre e si fregato) che rende particolarmente faticoso il rispetto delle
regole.
Fabrizio Sbardella