Il comune vuole fare cassa con i motociclisti??

Con i nuovi “Photored” installati dal comune in tre incroci fioccano le multe per i motociclisti che, pur non attraversando con il rosso, si fermano oltre la linea d’arresto.

Il Photored è un inglesismo da bimbominkia con il quale si indica impropriamente un qualunque apparecchio capace di rilevare, tramite una fotografia, un qualsiasi passaggio col rosso ad un incrocio fornito di semaforo.
Commercialmente è il marchio registrato di proprietà di una nota azienda tarantina che lo sta diffondendo in moltissimi comuni e come è ben noto, la pubblicità è l’anima del commercio e più se ne parla più si fanno affari.
Il problema è che la macchina fotografica appesa al palo scatta foto (e quindi vengono erogate multe) non soltanto a quei mezzi che passano con il rosso, ma anche a quelli che si stoppano poco oltre l’occhio del rilevatore.
L’apparecchio, infatti, scatta una sequenza di due fotogrammi a colori per ogni infrazione, di cui uno prima o a cavallo della linea d’arresto e l’altro quando il veicolo in infrazione si trova circa al centro dell’intersezione controllata
Quindi la macchina fotografica azionata dal rilevatore di movimento oltre ad incastrare tutti gli eventuali pirati che passano con il rosso, sanziona anche tutti coloro che si fermano maldestramente nel cono del rilevatore.
Capita così che qualche distratto motociclista si veda arrivare una serie di multe che sanzionano la sua cattiva abitudine di fermarsi con le due ruote oltre l linea d’arresto.
È certamente una pessima abitudine quella degli scooteristi e dei motociclisti, sanzionata dal codice della strada (tutti i veicoli si devono fermare prima della striscia bianca), ma nei semafori in cui c’è abbondanza di spazio per il passaggio dei pedoni non pare un crimine così grave ed è sempre stata tollerata.
Certo è che Varese né vicina al confine con la Svizzera e tutto deve funzionare come un classico “orologio svizzero” e quindi chiunque sgarri deve essere fotografato e sanzionato.
Poi però l’orologio svizzero si trasforma in una “patacca”, la burocrazia nostrana prende il sopravento e manda tutte le multe insieme, magari in blocchi di sei o sette riguardanti un periodo di una ventina di giorni.
Precisione vorrebbe, datosi che si tratta di accertamenti in tempo reale, che anche le multe venissero notificate immediatamente e non quando capita.
Sicuramente non è questo il caso, ma le apparenze sembrano favorire l’idea che si tratti di fare cassa rispetto a quella di fare informazione e prevenzione.
La sanzione per chi attraversa tutto l’incrocio vale 168 euro più 6 punti patente mentre se superi solo la linea d’arresto sono 41 euro e due punti e la proporzione, rispetto alla diversa gravità dei due comportamenti sembra perlomeno originale.
Un ulteriore punto che potrebbe portare i maliziosi a pensare ad una semplice operazione di cassa è la durata di tre secondi della luce arancione (uno, due e tre e si fregato) che rende particolarmente faticoso il rispetto delle regole.

Fabrizio Sbardella