Ferrovie, il 4 luglio è stato il giorno della disfatta per Trenord e RFI

Secondo Raffaele Specchia per il Comitato Pendolari Gallarate Milano "Mercoledì 4 luglio si è consumato un altro caso di pessima gestione del servizio da parte di Trenord e Rfi di cui a farne le spese sono sempre e solo i pendolari che pagano un servizio sempre più carente  e non ai limiti dell'incolumità.

Sulla tratta Gallarate Milano, dalle 8 delle mattino fino a alle 14.00, un’intera tratta ferroviaria è stata bloccata, con poche alternative a disposizione dei pendolari e soprattutto nessuna alternativa da parte di Trenord.

Non erano predisposte infatti, neanche delle autocorse sostitutive nella tratta interrotta. Sul treno 23015 si è consumato un altro caso di pessima gestione: la gente accalcata sul treno ha chiesto che le porte venissero aperte, per potere respirare, viste anche le temperature della stagione. Successivamente, (prima autonomamente e poi con l’aiuto delle forze dell’ordine) i pendolari si sono riversati sui binari per ritornare alla  stazione di Legnano.

Questo scenario è gravissimo per le seguenti ragioni: a) I pendolari corrono gravi rischi per la loro incolumità.   Non vediamo un piano di emergenza concreto per queste situazioni da parte di Trenord, Trenitalia ed Rfi. b) I sistemi di comunicazione tramite app hanno mostrato gravi limiti di comunicazione.

Rfi, l’ente che ha in gestione l’infrastruttura, ha impiegato oltre 2 per attivare la circolazione a binario unico sul binario non rimasto coinvolto dal guasto (peraltro già attrezzato da anni per questa evenienza), ed ancora più tempo prima che il suo personale iniziasse ad intervenire in loco per provvedere al ripristino della circolazione.

Sono state impegnate importanti somme di denaro per ammodernamento della rete e ciò nonostante siamo di fronte alla ennesima dimostrazione dell'impossibilità di gestire una tratta che dispone di 2 binari di fronte al traffico che interessa la linea.

È chiaro ed ormai imprescindibile che si metta sul tavolo politico il progetto del 3° e 4° binario. Non possiamo più accettare di vivere queste condizioni di viaggio non più solo inospitali ma addirittura“ rischiose”! sebbene i comitati continuino a segnalare a Regione Lombardia quanto sta accadendo, i nostri interlocutori sembrano essere silenziosamente indifferenti".