Ritorniamo umani (di Alberto Mattioli)

RECUPERARE IL VALORE DEL LAVORO PER UN’ECONOMIA PIU’ EQUA E UMANA di Alberto Mattioli L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro dice il primo articolo della Costituzione. Già, peccato che lo sia sempre di meno e questo costituisce un grave vulnus democratico. Anzi gli esperti paventano che sarà sempre di meno a causa delle continue innovazioni tecnologiche che sostituiscono le persone nel lavoro. Ma se continua ad aumentare la disoccupazione e i cittadini in attività saranno sempre più pre...

RECUPERARE IL VALORE DEL LAVORO PER UN’ECONOMIA PIU’ EQUA E UMANA di Alberto Mattioli L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro dice il primo articolo della Costituzione. Già, peccato che lo sia sempre di meno e questo costituisce un grave vulnus democratico. Anzi gli esperti paventano che sarà sempre di meno a causa delle continue innovazioni tecnologiche che sostituiscono le persone nel lavoro. Ma se continua ad aumentare la disoccupazione e i cittadini in attività saranno sempre più precari, chi comprerà i prodotti e servizi ? Se i cittadini non hanno redditi stabili a cosa serve che le aziende producano ? Nel lungo termine falliranno ? La dismissione delle persone dal lavoro sta diventando sempre più allarmante ed è bene che i sistemi economici ritornino a riflettere sul fine dell’economia e del progresso. Diceva l’industriale Henry Ford che il progresso è tale se è per tutti. Assai vero e quindi perché si va in direzione opposta con un sistema concentrato nelle mani di pochi player che limita la democrazia economica e crea milioni di disuguali ? Il primo fine dell’Economia (Oykos-casa comune) è creare opportunità per tutti e il primo ratios che dovrebbe misurare la reale crescita di un’impresa è quanti posti di lavoro crea. Sennò serve a pochi ricchi, che si servono dei tanti. Le profonde disuguaglianze generate dall’avida ottusità economica e finanziaria sono ormai ingiuste e insostenibili. La Brexit e l’elezione di Trump sono segno di un enorme malessere che genera ribellione. Occorre recuperare il valore del lavoro sennò come diceva l’economista Caffè “ Una ripresa congiunturale senza minore disoccupazione è una mera indicazione statistica priva di ogni valido interesse”. L’impresa economica ha finalità sociali, tutti lo riconoscono e quindi è tempo che così sia. Sta aumentando la consapevolezza che bisogna cambiare senso alle economie anche per effetto delle carenze di risorse naturali. La terra è stata spremuta come un limone e ora presenta il conto. Si cerca di reagire. Il crescente interesse per l’Economia circolare sospinta dalle necessità dell’Ecosviluppo, la ricerca di altri parametri oltre al limitato Pil, la recente introduzione legislativa delle società Benefit e l’Economia di Comunione stanno sospingendo tutto il sistema a ridefinire i modelli produttivi e i relativi mercati. Finalmente sta crescendo la consapevolezza del rischio sistemico che corriamo. Si sta iniziando a ripensare i modelli di business per evitare sprechi in tutto il ciclo produttivo. E’ tempo di fermarsi a pensare per meglio indirizzare le azioni e le ricchezze. Il progresso tecnologico è positivo e crea vero valore se tutti i cittadini ne traggono beneficio, altrimenti parliamone un po’. L’uomo deve ritornare ad essere il fine del progresso. Rimaniamo umani.