?COMUNICATO STAMPA Lombardia, ospedale di Angera Emanuele Monti: “Pediatria riaperta entro 31 gennaio” Milano, 10 gennaio. Si è svolta nella seduta del Consiglio regionale l’interrogazione a firma del Consigliere della Lega Nord, Emanuele Monti, circa la situazione dell’ospedale di Angera in merito al punto nascita e alla pediatria. “Ho voluto portare in Aula – spiega Monti - la voce di tante mamme che mi hanno contattato in queste settimane e che chiedono alla politica risposte e fatti concreti. In questo senso abbiamo ottenuto un risultato di rilievo: grazie all’interrogazione odierna c’è la garanzia circa la riapertura della pediatria entro il 31 gennaio di quest’anno.  Esprimo il mio ringraziamento alla Giunta e al Governatore, ma soprattutto alle mamme e agli amministratori locali che, con il loro impegno quotidiano e sistematico di questi mesi, hanno consentito alla politica di fare il suo mestiere su un tema molto sentito e importante per tutto il territorio interessato. La Regione, per riparare ai danni fatti dal Governo centrale, ci ha messo la faccia e il suo impegno, agendo rapidamente nonostante le molte difficoltà note. Un’altra questione che vale la pena sottolineare è quella che riguarda i punti nascita e le pediatrie in senso generale. Il progetto anticipato brevemente oggi nell’Aula del Pirellone dall’Assessore alla Sanità Gallera concerne proprio la trasformazione del modello attuale in qualcosa di inedito e fortemente innovativo, anche in risposta ad una normativa nazionale che ha dimostrato tutti i suoi limiti. Si vuole, in sintesi, consentire ai pediatri di andare a lavorare nei piccoli ospedali e non soltanto nei centri maggiori, nella consapevolezza di servire comunque strutture di eccellenza. Questo perché l’evoluzione del sistema sanitario lombardo non può prescindere dal valorizzare i nosocomi esistenti. Siamo certi – conclude Emanuele Monti – che questo modello potrà servire da esempio anche per le altre Regioni, dimostrando come la Lombardia sia in grado di innovare la sua architettura sanitaria, senza rinunciare a fornire risposte concrete anche ai cittadini della comunità più piccole.”  Ufficio Stampa