Cosa accade nella travagliata area popolare

Cosa accade nella travagliata area popolare A un caro amico di Roma che mi ha scritto chiedendomi un parere sul progetto Parisi, ho L'idea di un nuovo soggetto politico  laico, democratico, popolare, liberale, riformista, europeista e transnazionale, ispirato ai valori dell’umanesimo cristiano e inserito a pieno titolo nel PPE da far tornare ai principi ispiratori dei padri fondatori, alternativo al socialismo trasformistico renziano e ai  populismi estremi é il progetto c...

Cosa accade nella travagliata area popolare A un caro amico di Roma che mi ha scritto chiedendomi un parere sul progetto Parisi, ho L'idea di un nuovo soggetto politico  laico, democratico, popolare, liberale, riformista, europeista e transnazionale, ispirato ai valori dell’umanesimo cristiano e inserito a pieno titolo nel PPE da far tornare ai principi ispiratori dei padri fondatori, alternativo al socialismo trasformistico renziano e ai  populismi estremi é il progetto che da tempo propongo, con alterne fortune,  agli amici popolari italiani. Pare che alla base della decisione di Berlusconi di puntare su Parisi ci siano proprio le spinte della Merkel, componente centrale del PPE, per prendere le distanze dalle posizioni più intransigenti e anti europee di Salvini. Parisi è  persona equilibrata, uomo di mediazione, sicuramente un tecnico e non un politico, ancorché di origine socialista lombardiana, il che lo rende assai interessante anche al sottoscritto. Naturalmente si tratta di vedere se, stavolta, il Cavaliere lascerà a ciò che rimane di Forza Italia il compito di confermare la sua indicazione, tanto più se si dovesse giungere, come sembra, a una ricomposizione ampia dell’area alternativa al renzismo; situazione nella quale la leadership, ancorché indicata, dovrà essere condivisa attraverso elezioni tipo primarie con Troppe volte Berlusconi ha indicato un possibile suo successore (Fini,  Fitto, Alfano, Toti) per poi divorarselo come Saturno con i suoi figli. Da parte mia, come ho detto nel recente incontro di Roma dei popolari di Rovereto e Orvieto e come ALEF siamo interessati a seguire e verificare: 1) ciò che accadrà prima, durante e dopo il referendum tra gli amici aderenti al NO e uniti nella difesa della sovranità popolare. E’ il caso del progetto della Confederazione di Sovranità popolare in corso di sviluppo a Roma con gli amici De Giacomo, Paolo Maddalena, Luigi Intorcia, Giovanni Tomei- www.sovranitapopolare.it ; 2) al progetto processo di ricomposizione dell’area popolare, liberale e riformista avviato a Rovereto ( Luglio 2015) e Orvieto (Novembre 2015), rilanciato Venerdì 26 Luglio scorso all’incontro di Roma, presso l’Istituto Sant’Orsola, con gli amici Tarolli e C. a conclusione del quale abbiamo deciso: a) di ritenere l’appuntamento referendario sulle modifiche alla Costituzione un impegno aggregante, perché occasione per esprimere unitariamente e fattivamente la contrarietà alle modifiche apportate. E pertanto di impegnare ogni energia umana e organizzativa per costituire a tutti i livelli, e sull’intero territorio nazionale, Comitati Unitari per il NO. b) di considerare tale scadenza un’occasione irripetibile per fornire agli elettori del nostro Paese un Progetto alternativo sull’Italia che vogliamo costruire, dove i caratteri siano improntati alla concretezza degli aspetti programmatici, alla chiarezza delle posizioni politiche, ad un riformismo innovativo del merito e che sappiano trarre ispirazione dalla Dottrina Sociale della Chiesa. c) di avviare mediante uno o più appositi gruppi di lavoro iniziative che favoriscano la costituzione di un Tavolo nazionale dei vari comitati del NO, attraverso i quali: ? Avviare un percorso di collaborazione e di messa a punto di un comune e condiviso Progetto per l’Italia; ? Individuare un percorso metodologico che porti all’apertura di una Costituente nazionale per un Nuovo Soggetto Politico. d) Che la peculiarità di tutte queste iniziative abbia la caratterizzazione della pluralità culturale, di una leadership comunitaria e collegiale, nonché sappia far emergere una classe dirigente all’altezza delle sfide. e) Di conferire concretezza ai suddetti impegni promuovendo la costituzione di una nuova Associazione culturale ad hoc -  il cui nome potrebbe essere “Appello ai Comitati popolari e per la famiglia”, salvo altri suggerimenti - lo statuto della quale contempli le seguenti caratteristiche: ? riferimento nei valori identitari ai principi richiamati nell’Appello di Rovereto del 18 luglio 2015 e nel documento di Orvieto del 29 novembre 2015, con le integrazioni proposte dai soggetti aderenti; ? ribadisca la condivisione degli obiettivi dei Comitati popolari e dei Comitati delle ? aperto sia all’adesione dei singoli che delle persone giuridiche e delle associazioni di fatto quali Partiti, Movimenti, Comitati per il No al referendum costituzionale e altre associazioni. E, infine, terzo ma non meno importante, siamo interessati all’annunciato seminario- convention di autunno proposto da Parisi, al quale vorremmo presenziare come “osservatori partecipanti” per accertare se e quali fatti realmente nuovi accadranno dopo tante Premessa, tuttavia, indispensabile sarà la madre di tutte le battaglie, ossia il referendum di autunno, nel quale dovremo valutare se e chi si schiera effettivamente per il NO  a difesa della sovranità popolare, autentica discriminante per ogni futuro e diverso assetto politico e premessa essenziale per concorrere alla costruzione del nuovo soggetto politico. Da parte mia credo che la battaglia per il NO sarà l’ultima che condurrò come partecipante politico attivo; poi, credo, che, anche per ragioni di età….attaccherò  le scarpette al chiodo. www.alefpopolaritaliani.it www.don-chisciotte.net Venezia, 1 Agosto 2016