Veronesi: Saronno richiama le giovani coppie e non è un paese dormitorio

Veronesi. torni ad essere la casa dei saronnesi e il 27 febbraio in commissione urbanistica vedremo e si discuterà su come aiutare le famiglie ad avere una casa a prezzo convenzionato.   La crisi del lavoro morde le case e nella sola Provincia di Varese trecento famiglie hanno avuto la casa pignorata per mancato pagamento del mutuo (fonte la Prealpina 6/2/18).   In una situazione di emergenza abitativa e di crisi del lavoro come quella che molte famiglie stan...

Veronesi. torni ad essere la casa dei saronnesi e il 27 febbraio in commissione urbanistica vedremo e si discuterà su come aiutare le famiglie ad avere una casa a prezzo convenzionato.   La crisi del lavoro morde le case e nella sola Provincia di Varese trecento famiglie hanno avuto la casa pignorata per mancato pagamento del mutuo (fonte la Prealpina 6/2/18).   In una situazione di emergenza abitativa e di crisi del lavoro come quella che molte famiglie stanno vivendo in questi anni, è necessario fare qualcosa.   Saronno vive da anni lo spopolamento delle giovani coppie saronnesi che si trasferiscono nei Comuni limitrofi perché, pur lavorando, gli appartamenti sono troppo cari in Città.   In questi ultimi anni, complice la crisi, molti saronnesi hanno cambiato lavoro o per motivi economici si sono trasferiti più vicini al luogo di lavoro, abbandonando la Città.   Non vogliamo che Saronno diventi una città dormitorio con un centro cittadino che si sta spopolando.   Le nuove famiglie saronnesi preferiscono una casa nuova rispetto alle vecchie case di cortile del passato.   Quale tipo di Città vogliamo? Martedì 27 febbraio 2018, alle ore 18:30 al primo piano del Municipio in aula commissioni, si terrà la riunione della commissione comunale urbanistica e opere pubbliche per discutere di questo argomento.   Le riunioni di commissione sono pubbliche ed il Consiglio Comunale del 1/2/18 ha deciso di pubblicizzarle maggiormente al pubblico.   L’Amministrazione comunale pensa che Saronno debba tornare a essere la casa dei saronnesi.   Per questo motivo vogliamo favorire le famiglie saronnesi per l’acquisto o la locazione della prima casa.   In particolare vogliamo aiutare le famiglie saronnesi, soprattutto le giovani coppie che lavorano, nell'acquisto della prima casa, attraverso l’edilizia residenziale convenzionata.   Vogliamo inoltre far rientrare a Saronno tutti i saronnesi che si sono trasferiti fuori città per motivi economici.   Pensiamo soprattutto alle giovani coppie che lavorano. Vogliamo fare in modo che i saronnesi non si debbano trasferire altrove per il costo eccessivo degli appartamenti o per la crisi del lavoro e possano rimanere a vivere nella propria Città.   E’ nostro obiettivo quello di recuperare il centro cittadino ed il tessuto urbano consolidato, senza costruire sul poco territorio verde ormai rimasto, con lo scopo di farci tornare a vivere i saronnesi o chi era saronnese e si è trasferito altrove per lavoro o a causa dei prezzi troppo alti.   Utilizzando quanto già previsto nel Piano di Governo del Territorio (PGT), proponiamo di specificare in dettaglio che cosa si intenda per convenzionato in vendita ed in locazione.   Attualmente non vi sono schemi di convenzione tipo. Quando mancano le regole, c’è l’impressione di una mancanza di trasparenza da parte del Comune e sembra che ci sia spazio per decisioni arbitrarie che possano o meno favorire o sfavorire qualcuno.   Per rendere più trasparente l’attività del Comune e rendere chiare ed uguali per tutti le regole, approveremo in Consiglio Comunale uno schema di convenzione in modo che possa essere sempre usata.   La convenzione sui lotti di residenziale convenzionato durerà venti anni dalla stipula.   L’attuatore si impegna a cedere appartamenti e relative pertinenze ed autorimesse ad un prezzo calmierato e convenzionato con il Comune in base a parametri fissati dalla Regione Lombardia ogni anno e aggiornati in base a dati ISTAT.   Il Comune controllerà le operazioni. Gli alloggi verranno ceduti in vendita o in locazione a prezzo convenzionato a cittadini UE oppure a cittadini di altri Stati che però risiedano in Italia da almeno 5 anni ed abbiano un’attività lavorativa continuativa.   Per usufruire del prezzo convenzionato, sarà necessario che almeno una componente della famiglia sia residente a Saronno.   Per far tornare a Saronno chi si è trasferito altrove, sarà possibile accettare anche tutti coloro che hanno avuto in passato la residenza a Saronno.   Almeno un membro della famiglia dovrà avere avuto la residenza a Saronno in passato e risiedere nei 12 Comuni limitrofi, oppure lavorare in una delle Province vicine dove è possibile arrivare facilmente con gomma o rotaia.   Si vogliono favorire anche tutti coloro che pur non avendo la residenza a Saronno, lavorano a Saronno o nei 12 Comuni limitrofi ed intendano contribuire alla vita cittadina, oltre che a quella lavorativa del saronnese.   Per usufruire del convenzionato non bisogna possedere appartamenti a Saronno, proprio perché l’operazione è volta ad aiutare chi vuole trasferirsi a Saronno con la prima casa.   Inoltre il convenzionato implica che il nucleo familiare non guadagni più di 90 mila euro l’anno circa.   Alcuni di questi criteri sono temporanei, in modo di non lasciare appartamenti vuoti e lasciare a tutti coloro che si trovano nelle condizioni oggettive di reddito di poter avere una prima casa.   Dove si potranno fare convenzionati? In qualsiasi zona della città. Alcune aree di trasformazione come le e aree dismesse più grandi, già prevedono l’obbligo di una percentuale di lotti residenziali convenzionati. Per altre aree è previsto, ma non obbligatorio.   Per tutte le restanti aree del tessuto urbano consolidato e già urbanizzato che non siano aree di trasformazione, il PGT prevede anche una premialità volumetrica del 5% per chi consegue un beneficio pubblico aggiuntivo.   Vista la crisi economica e l’emergenza abitativa e la necessità di aiutare i saronnesi nell’acquisto o nella locazione a prezzo convenzionato della prima casa, ci sembra doveroso interpretare che il bene pubblico aggiuntivo possa essere inteso come l’aggiunta di una quota di edilizia convenzionata per saronnesi nei piani attuativi che potranno venire presentati.   In questa maniera chiariremo in modo esplicito e trasparente che cosa si intenda per beneficio pubblico aggiuntivo, in modo che le regole possano essere chiare e uguali per tutti.   Pensiamo che la pubblicità di questi provvedimenti costituirà la base di partenza per aiutare le famiglie saronnesi ad acquistare o ad avere in locazione la prima casa a prezzo convenzionato, in modo che Saronno potrà tornare a essere la casa delle famiglie saronnesi e non più la periferia dormitorio di Milano.