Partono uno contro l’altro i protagonisti delle morti al prontosoccorso di Saronno

Partono uno contro l’altro i due protagonisti, l'avvocato del Cazzaniga richiede il trasferimento del processo e hanno fatto richiesta 32 parti civili. All’udienza preliminare davanti al GUP Sara Cipolla presso, il Tribunale di Busto Arsizio, i due protagonisti principali della vicenda, l’ex primario Leonardo Cazzaniga e l’infermiera Laura Taroni partono con strategie diverse. Questa fase processuale riguarda la morte del marito dell’infermiera Massimo Guerra per la quale i d...

Partono uno contro l’altro i due protagonisti, l'avvocato del Cazzaniga richiede il trasferimento del processo e hanno fatto richiesta 32 parti civili.

All’udienza preliminare davanti al GUP Sara Cipolla presso, il Tribunale di Busto Arsizio, i due protagonisti principali della vicenda, l’ex primario Leonardo Cazzaniga e l’infermiera Laura Taroni partono con strategie diverse. Questa fase processuale riguarda la morte del marito dell’infermiera Massimo Guerra per la quale i due  sono accusati di omicidio volontario in concorso tra di loro. Per le vicende relative al presunto omicidio della madre e del suocero dell’infermiera le indagini sono ancora in corso. Durante gli interogatori il Cazzaniga avrebbe dichiarato di avere somministrato al Guerra dei farmaci antidiabetci sulla base di una diagnosi che gli avrebbe fornito la donna e fidandosi di lei, ma poi in un’intercettazione si contradice. Massimo Guerra, secondo l’ipotesi delle procura, fu ucciso con la somministrazione continua di farmaci antidiabetici pur non avendo nessun problema di glicemia. Durante il lungo interrogatorio durato tre giorni al quale è stata sottoposta, la Taroni ha preso le distanze dal suo amante, l’ex Primario Leonardo Cazzaniga e alla domanda se fosse stato Leonardo ad uccidere sua madre avrebbe risposto con un secco “si”. L’avvocato del Cazzaniga, che era presente in aula, Ennio Buffoli ha presentato un’istanza per spostare il processo in altra sede per incompatibilità ambientale. A questo riguardo sarà la cassazione a decidere. L’infermiera Laura Taroni, difesa dall’avvocato Monica Alberti, ha deciso di non essere presente in aula, in seguito alle sue condizioni psicologiche molto delicate, evitando così di esporsi alle tante telecamere. Numerosissime sono state le costituzioni di parte civile, 32 sono quelle che ne hanno fatto richiesta. Per primo l’ospedale rappresentato dall’avvocato Stefano Besani, poi l’Ordine dei Medici, il Codacons, il Tribunale del malato, i parenti dei pazienti, la Regione, la Federconsumatori Varese e tanti altri. In alcuni casi le parti potrebbero rivestire una doppia veste di parte civile e responsabile civile. L’udienza è stata rinviata tra una settimana, al 25 luglio, quando si saprà quali sono le richieste accolte. Saronno 20 luglio 2017 La Redazione