Omicidio Marilena Re: Clericò doveva restituire 90mila euro, ma li aveva spesi tutti

ultime notizie sul caso Omicidio Marilena Re: il Clericò doveva restituire 90mila euro alla donna, ma li aveva spesi tutti e non sapeva come uscirne Vito Clericò era sospettato fin dal 9 agosto quando fu iscritto nell’elenco degli indagati insieme alla moglie con l’ipotesi di sequestro di persona. Probabilmente i sospetti sulla moglie non hanno dato riscontri mentre per l’uomo è scattato il fermo con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Nel 2014 la vitt...

ultime notizie sul caso Omicidio Marilena Re: il Clericò doveva restituire 90mila euro alla donna, ma li aveva spesi tutti e non sapeva come uscirne

Vito Clericò era sospettato fin dal 9 agosto quando fu iscritto nell’elenco degli indagati insieme alla moglie con l’ipotesi di sequestro di persona. Probabilmente i sospetti sulla moglie non hanno dato riscontri mentre per l’uomo è scattato il fermo con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Nel 2014 la vittima gli aveva affidato 90 mila euro che il presunto omicida aveva sperperato in questi anni e non era più in grado di restituire. Marilena Re aveva un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate e si era affidata all’uomo per intestargli beni, come l’auto che usava per lavoro, e per mettere al sicuro da sequestri il tesoretto che aveva accantonato con il suo lavoro. I due si conoscevano bene: erano vicini di casa quando la donna abitava a Garbagnate e anche colleghi di lavoro all’Esselunga di Saronno dove lei faceva la promoter e lui lavorava come magazziniere. Quando la vittima aveva richiesto la restituzione del denaro dato in custodia per regolarizzare la sua posizione con l’Agenzia delle Entrate, l’uomo non sapeva cosa fare, la somma era stata spesa tutto e i coniugi Clericò hanno provato a chiedere prestiti per tamponare la situazione. Marilena Re il 31 luglio doveva saldare il suo debito fiscale con il denaro affidato all’amico di fiducia e la sua morte ha risolto il problema. Secondo gli inquirenti la mattina del 30 luglio il Clericò dopo avere fatto una telefonata alla vittima alle 07.18 si sarebbe incontrato con lei e a quel punto forse avrebbe rivelato alla donna la situazione scatenando una lite. Probabilmente la donna è stata indotta con qualche scusa a recarsi nella zona degli orti dove probabilmente è stata uccisa nel capanno degli attrezzi, per poi decapitarla e nascondere i resti nell’orto, probabilmente con l’aiuto di un complice. Sui pantaloni di Clericò sono state trovate macchie di sangue che gli specialisti del Ris di Parma hanno attribuito con certezza assoluta alla vittima. Inoltre sembra che il primo di agosto, dopo la scomparsa della Re, i due coniugi avessero messo in vendita la loro villa di Garbagnate spiegando che avevano un urgente bisogno di liquidità. Garbagnate 14 settembre 2017 Fabrizio Sbardella