Il Presidente Fagioli respinge al mittente ogni accusa sulla questione del consiglio comunale aperto

Respingo al mittente ogni accusa sulla questione della verifica firme e sulla gestione della seduta di consiglio comunale aperto. Riguardo la verifica delle firme: l’art. 46 comma 3 e 4 concedono al Presidente la facoltà di incaricare il Segretario Generale di accertare a campione l’autenticità della dichiarazione in quanto, nel caso una o più firme risultassero non autentiche, la proposta sarebbe sottoposta ad accurato controllo per verificare il quorum. Va detto ch...

Respingo al mittente ogni accusa sulla questione della verifica firme e sulla gestione della seduta di consiglio comunale aperto.

Riguardo la verifica delle firme: l’art. 46 comma 3 e 4 concedono al Presidente la facoltà di incaricare il Segretario Generale di accertare a campione l’autenticità della dichiarazione in quanto, nel caso una o più firme risultassero non autentiche, la proposta sarebbe sottoposta ad accurato controllo per verificare il quorum.

Va detto che il consiglio comunale aperto, a prescindere dalla raccolta firme, risultava già convocato e la conformità della raccolta firme si è resa necessaria unicamente per poter accogliere la richiesta di integrazione dell’ordine del giorno avanzata dai proponenti stessi.

La richiesta di discutere il tema Ex-Cantoni durante la seduta del 20/2 è stata avanzata dai proponenti, non è stata una mia imposizione, né una forzatura del Regolamento.

Durante il dibattito sono stati affrontati i principali temi proposti dalla raccolta firme, ovvero la realizzazione di un parco urbano con bacino artificiale d’acqua e l’attivazione di un percorso partecipativo della cittadinanza in merito alle bonifiche di acqua e terreni.

Ne hanno parlato liberamente i proponenti, i cittadini firmatari, i consiglieri e l’assessore competente, il Sindaco.

Pertanto l’assemblea ha realizzato sia gli obiettivi posti dal Sindaco e dall’Amministrazione, ovvero fornire ai cittadini un quadro completo dell’avanzamento delle bonifiche sul territorio cittadino, sia quelli proposti dalla raccolta firme: nel corso dell’assemblea ciascuno ha potuto esprimere le proprie argomentazioni, nessuna esclusa.

Sul tema Ex Cantoni, in tutta la sua complessità, ogni intervenuto ha potuto esporre i concetti già sintetizzati nella richiesta sottoscritta dai firmatari, nel tempo concesso dal Regolamento (5 minuti primo intervento – art.42 comma 1, 3 minuti per replica – art.42 comma 2) e gestito dal Presidente che, ricordo, è tassativamente tenuto a far rispettare i tempi di discussione (art. 42 comma 6).

Forse qualcuno avrebbe gradito parlare per 20 minuti o più, ma ciò avrebbe provocato la diretta conseguenza di sottrarre spazio ad altri cittadini andando ad inficiare il rispetto di altre due regole importanti per la gestione dei consigli comunali aperti: art.33 comma 1 “Il Consiglio Comunale Aperto è presieduto dal Presidente che coordina la seduta garantendo la più ampia partecipazione dei cittadini presenti” e art.33 comma 4 “A tutti i Cittadini è assicurata piena libertà d'espressione, d'intervento e di proposta, nei termini di tempo e nelle modalità stabilite per i Consiglieri dal presente Regolamento”.

Raffaele Fagioli Presidente del Consiglio Comunale di Saronno