Angeli e demoni parte seconda con 5 nuovi casi di morti sospette.

Chiusa la seconda parte dell'inchiesta Angeli e demoni parte seconda, 5 nuovi casi di morti sospette e conferma del concorso nella morte dei tre familiari. La Procura della Repubblica di Busto Arsizio ha trasmesso a Laura Taroni e Leonardo Cazzaniga, i due indagati rispettivamente infermiera e medico del pronto soccorso di Saronno, la notifica della chiusura della seconda parte delle indagini relative alla inchiesta Angeli e Demoni sulle morti sospette all’ospedale di Saronno...

Chiusa la seconda parte dell'inchiesta Angeli e demoni parte seconda, 5 nuovi casi di morti sospette e conferma del concorso nella morte dei tre familiari.

La Procura della Repubblica di Busto Arsizio ha trasmesso a Laura Taroni e Leonardo Cazzaniga, i due indagati rispettivamente infermiera e medico del pronto soccorso di Saronno, la notifica della chiusura della seconda parte delle indagini relative alla inchiesta Angeli e Demoni sulle morti sospette all’ospedale di Saronno. Nel fascicolo firmato dal Procuratore della Repubblica Gianluigi Fontana e dal Pubblico Ministero Maria Cristina Ria contiene cinque nuovi casi di morti sospette avvenute al pronto soccorso dell' tra il 2011 e il 2013 tra i pazienti del vice primario Cazzaniga. Si tratta di tre uomini e due donne, tutti di età avanzata e sofferenti di patologie plurime o di natura tumorale. L’avviso di conclusione di indagine addebita ai due in concorso anche l’omicidio di Maria Rita Clerici, madre dell’infermiera e di quella del suocero Luciano Guerra, mentre in precedenza il concorso riguardava solo la morte del marito. Maria Rita Clerici era morta a casa della figlia nonostante sembrasse attraversare un periodo di relativo benessere e nei primi interrogatori l’infermiera aveva scaricato sull’amante tutte le responsabilità attribuendogli la scelta di eliminare l’anziana donna. Luciano Guerra invece è stato vittima di una morte lampo, ricoverato al pronto soccorso il 78 enne era stato visitato alle 8 di mattina e dichiarato morto a mezzogiorno a seguito di un improvviso crollo della pressione. La sua salma è stata esumata ed è emersa la presenza di Midazolan che non era contemplata nella sua terapia. Ed è proprio l’ansiolitico e sedativo Midazolan il fulcro del “protocollo Cazzaniga” utilizzato dal vice primario per accompagnare alla morte i suoi pazienti. Il Cazzaniga e la Taroni erano stati arrestati il 29 novembre dello scorso anno e ora sulla copia di amanti diabolici cadono nuove accuse che portano a nove i pazienti che il Cazzaniga avrebbe accompagnato alla morte con quello che è stato definito il ”protocollo Cazzaniga” oltre ai tre familiari della Taroni che avrebbe ucciso in concorso con lei. Saronno 22 ottobre 2017 La Redazione