EMA, EUROPARLAMENTARI ITALIANI UNITI CHIEDONO CHE CONSIGLIO EUROPEO DISCUTA RITARDI DI AMSTERDAM
- /
- 17 ottobre 2018
- /
- Views 69 Salute e Benessere Italia
Bruxelles, 17 ottobre 2018 - In vista del Consiglio Europeo che si aprirà oggi a
Bruxelles e che vede in agenda la discussione sulla Brexit, i Parlamentari
Europei Danilo Oscar Lancini (Lega), Elisabetta Gardini (FI), Patrizia
Toia (PD) e Marco Valli (Movimento 5 Stelle) con una lettera che
trova il sostegno di tutte le principali forze politiche italiane
presenti al Parlamento Europeo, hanno inviato al Governo Italiano, e in
particolare al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, tutti gli ultimi
aggiornamenti affinché si possa portare all’attenzione dei leader UE le
evidenti e preoccupanti problematiche relative all’assegnazione per sorteggio
di EMA ad Amsterdam e non per i meriti della sua candidatura.
Gli Europarlamentari italiani sottolineano in
particolare i seguenti elementi di criticità emersi negli ultimi mesi:
-
innanzitutto,
la ricollocazione dell’Agenzia comporterà una perdita di oltre il 30% del
personale, compromettendone di fatto la capacità operativa e ponendo quindi
un serio rischio per la tutela della salute dei cittadini europei.
-
Inoltre,
vi è il concreto rischio di un consistente danno al bilancio comunitario
relativo al costo d’affitto dell’attuale sede di Londra, oggetto di
procedimento legale. Considerati gli ingenti costi che la ricollocazione ad
Amsterdam comporterà, si profila un potenziale cospicuo aggravio economico
che peserà notevolmente sui cittadini europei, i quali avrebbero
beneficiato dei costi drasticamente inferiori previsti dalla proposta di
Milano.
- infine, è stata totalmente
disattesa la richiesta di un costante monitoraggio avanzata dal Parlamento
Europeo alla Commissione, per cui ad oggi non sono ancora pervenute
informazioni ufficiali circa lo stato di avanzamento del trasferimento e le
criticità emerse nel corso del 2018.
Tali sviluppi vanno a confermare i timori relativi
alla correttezza della procedura di selezione già emersi a ridosso dell’assegnazione,
che hanno evidenziato come l’offerta olandese non sia stata correttamente
valutata nei suoi elementi fondamentali e che anzi sia stata cambiata in
seguito alla decisione, oltre ad aver fatto emergere la mancanza di trasparenza
nelle modalità stesse delle votazioni con cui si è selezionata la sede.
Gli Europarlamentari ribadiscono quindi come l’Olanda
ed Amsterdam non stiano assicurando le condizioni necessarie per un corretto
ricollocamento, nella convinzione che “l’Italia e Milano rappresentino, così
come validato anche dal consenso di molti Paesi, la migliore soluzione per il
trasferimento definitivo della sede di EMA nell’Unione Europea”.