“cannabis light”, dubbi del Min.Giulia Grillo
- /
- 23 giugno 2018
- /
- Views 104 Salute e Benessere Italia
incertezza sulla cannabis legale
“Dato l’interesse generale, ai sensi dell’articolo 3.5.3 del Regolamento di funzionamento del Consiglio superiore di sanità, ritengo opportuna la pubblicazione del parere reso dal Consiglio superiore di sanità sulla c.d. “cannabis light”, in data 10 aprile 2018, ricordando che anche sui profili relativi alla liceità della vendita lo scorso 17 aprile il precedente Ministro ha chiesto un parere - ad oggi non ancora reso per i necessari approfondimenti istruttori - alla Avvocatura dello Stato e alle altre Amministrazioni competenti.”
Il dubbio per fortuna
e’ arrivato dopo che i NAS, Comando Carabinieri per la Salute, ha portato il
ministero a conoscenza del fatto che alcuni prodotti con etichetta “cannabis” o
“cannabis leggera”, hanno al loro interno un principio attivo il cannabidiolo
che combinato col delta9 tetraidrocannabiolo in percentuale dallo 0,2 allo 0,6%
:“La biodisponibilità di Thc anche a basse concentrazioni (0,2%-0,6%, le
percentuali consentite dalla legge) non è trascurabile, sulla base dei dati di
letteratura; per le caratteristiche farmacocinetiche e chimico-fisiche, Thc e
altri principi attivi inalati o assunti con le infiorescenze di cannabis sativa
possono penetrare e accumularsi in alcuni tessuti, tra cui cervello e grasso,
ben oltre le concentrazioni plasmatiche misurabili; tale consumo avviene al di
fuori di ogni possibilità di monitoraggio e controllo della quantità
effettivamente assunta e quindi degli effetti psicotropi che questa possa produrre,
sia a breve che a lungo termine“