Vco:chiusura sportelli BPM, On.Cristina scrive alle altre banche:avete un'opportunità

La vicenda della prospettata chiusura di tanti sportelli bancari nel VCO sta facendo scalpore.
La politica locale si è mossa dopo la dichiarazione dell'On. Montani della Lega, a cui vista l'importanza del tema abbiamo dato risalto.
Quanti anziani che hanno difficoltà negli spostamenti e che magari non possiedono l’auto – si chiede il parlamentare della Lega – rimarranno penalizzati, da luglio, a causa dell’assenza dello sportello nel proprio paese?», questo era uno passaggi chiave.
Rendiamo nota pure la posizione dell'On.CRISTINA, in forma integrale per spingere a venire allo scoperto anche altri parlamentari che siano desiderosi di tutelare il territorio, seppure non sia semplicissimo fare pressione sul sistema bancario, se non coordinando una serie di esigenze per arrivare a soluzioni efficaci e condivise.
Il quadro politico non è esattamente chiaro nel momento in cui scriviamo ma la politica locale non si può e non di deve fermare spingendo i "romani" ad occuparsi delle periferie che non intendono morire e anzi tengono in piedi il Paese.
Un’iniziativa concreta per provare a supplire alla mancanza di un servizio importante per la popolazione come quello che deriverà dalla prossima chiusura di 6 filiali della Banca popolare di Milano a Baceno, Bannio Anzino, Cambiasca, Premosello Chiovenda, Varzo e Vogogna. È quella intrapresa dalla deputata di Forza Italia Mirella Cristina: «Purtroppo la politica, a qualunque livello, non può decidere nulla riguardo un istituto di credito privato - rimarca la parlamentare del Vco -. Pertanto, invece che scrivere una sterile interrogazione parlamentare, che oltretutto senza un governo che possa fornire una risposta resterà lettera morta per chissà quanto tempo, sto contattando tutte le banche già presenti nel Verbano Cusio Ossola per segnalare quella che di fatto si rivela essere un’opportunità commerciale».
«Questi centri, chi più chi meno, godono inoltre di un buon flusso turistico e sul loro territorio vi sono numerose seconde case che nei periodi delle festività e in estate fanno aumentare, anche sensibilmente, la popolazione. Insomma - rileva Mirella Cristina -, i clienti non mancano e non è detto che qualche istituto di credito non valuti di estendere in queste zone la propria rete di filiali o perlomeno di bancomat, al servizio della cittadinanza e dell’utenza turistica».
La deputata di Forza Italia spiega di aver scritto a una decina di banche, «a cominciare da Intesa Sanpaolo, che avendo rilevato Veneto banca dovrebbe aver ereditato quel ruolo di “banca del territorio” che un tempo, purtroppo oramai lontano, apparteneva alla Banca popolare di Intra. Ruolo al quale invece sembra aver abdicato l’ex Banca popolare di Novara, dopo l’ennesima fusione che ha portato alla creazione di un unico gruppo con la Popolare di Milano».