Salvini-Orbán, Quadri (Esteri MGP): “I sinistri di oggi come i comunisti che nel '56 tifavano per l'Unione Sovietica”


“L'Europa dei Popoli ieri è passata da Milano. Il più autentico spirito europeo è quello che si è espresso durante l'incontro tra il nostro leader e ministro dell'Interno Matteo Salvini e il premier ungherese Viktor Orbán, che hanno sottolineato l'importanza della difesa dei nostri confini. Non per paura, non per discriminazione, come i soliti benpensanti della sinistra radical chic vogliono far passare, ma per la giusta tutela delle nostre popolazioni”.


Il Responsabile Esteri del movimento giovanile della Lega, Davide Quadri, che è anche Coordinatore provinciale del MGP di Varese, esprime grande soddisfazione per lo storico incontro tra Salvini e Orbán, sottolineando come si tratti “dell'embrione dal quale può nascere finalmente un'Europa più vicina ai cittadini, che sia veramente espressione dello spirito autentico della nostra terra”. 


“Il plauso di Orbán sulla politica di stop all'immigrazione selvaggia del nostro leader – spiega Quadri – è il segnale di un'intesa comune che faccia da contraltare alle politiche buoniste ed autodistruttive portate avanti sinora da Bruxelles. Il principio della 'Fortezza Europa' è il cardine sul quale i Popoli liberi del nostro continente, che oggi si stanno svegliando e stanno dando fiducia ai movimenti politici che li rappresentano in maniera autentica, devono costruire la futura Unione”. 


“Il popolo ungherese è infatti un esempio per chi lotta per la libertà – conclude Quadri –. Pensiamo ai moti di Budapest del 1956, quando il Paese si ribellò al giogo dell'Unione Sovietica. Proprio per questo assistere alla manifestazione di protesta della sinistra in piazza appare come un tragico déjà vu: i sinistri di oggi, eredi dei comunisti che tifarono, oltre 60 anni fa, per i sovietici, scendono ancora una volta a manifestare contro chi combatte per la libertà. Grazie a Dio, non ci governano più”.