Quadri (Lega): “L’autonomismo e la Resistenza”
- 25 aprile 2018
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- Views 81 Politica Varese/Valceresio
Il 25 Aprile non è la festa di un partito
Il 25 Aprile non è la festa di un partito, di un’associazione
Quadri (Lega): “L’autonomismo e la Resistenza”
Il 25 Aprile non è la festa di un partito, di un’associazione e men che meno di chi quelle battaglie non le ha mai combattute, come le sedicenti organizzazioni palestinesi e migranti che ormai dominano i cortei “istituzionali”.
La Resistenza e la guerra civile di quegli anni hanno rappresentato uno dei momenti più duri, violenti e sciagurati della storia italiana.
Il significato più importante di libertà passa però da una parte di Resistenza che in quel di Chivasso ha messo nero su bianco e con una visione lungimirante, quale può essere l’argine ai totalitarismi più vari e sciagurati. Da lì bisogna ripartire, dal localismo, dall’autonomismo e delle piccole comunità.
Ed è proprio tenendo fermi questi valori, che emerge come una mossa miope, ovvero il solito spottone tutto immagine e niente sostanza dell’amministrazione Galimberti, la scelta di rimuovere la bandiera locale dalla Torre Civica, che mostra come questa giunta si cimenti più nell’antileghismo che non nell’antifascismo, evidentemente non conoscendo bene cosa sia quest’ultimo e usandolo, come ormai è di moda, solo come spauracchio e per pura propaganda elettorale.
Davide Quadri
Coordinatore Provinciale MGP-Giovani Leghisti del Varesotto
Il 25 Aprile non è la festa di un partito, di un’associazione e men che meno di chi quelle battaglie non le ha mai combattute, come le sedicenti organizzazioni palestinesi e migranti che ormai dominano i cortei “istituzionali”.
La Resistenza e la guerra civile di quegli anni hanno rappresentato uno dei momenti più duri, violenti e sciagurati della storia italiana.
Il significato più importante di libertà passa però da una parte di Resistenza che in quel di Chivasso ha messo nero su bianco e con una visione lungimirante, quale può essere l’argine ai totalitarismi più vari e sciagurati. Da lì bisogna ripartire, dal localismo, dall’autonomismo e delle piccole comunità.
Ed è proprio tenendo fermi questi valori, che emerge come una mossa miope, ovvero il solito spottone tutto immagine e niente sostanza dell’amministrazione Galimberti, la scelta di rimuovere la bandiera locale dalla Torre Civica, che mostra come questa giunta si cimenti più nell’antileghismo che non nell’antifascismo, evidentemente non conoscendo bene cosa sia quest’ultimo e usandolo, come ormai è di moda, solo come spauracchio e per pura propaganda elettorale.
Davide Quadri
Coordinatore Provinciale MGP-Giovani Leghisti del Varesotto