Ternate, Giacomo Caielli del Pd si scusa col sindaco
“L’inno non era fascista, ho frainteso e chiedo scusa” (Caielli del PD)
Aida
Allarmi siam fascisti
la lettera di scuse del segretario Pd e consigliere comunale
Non era mia intenzione insinuare che Grieco oppure la maggioranza di “Vivi Ternate” fossero fascisti. Anzi, quando il Sig. Sindaco Grieco e i consiglieri di maggioranza hanno rivendicato l’antifascismo come loro valore, sono certissimo della loro sincerità.
Sono certo della totale buona fede dei Consiglieri Villa e D’Andolfi nella scelta dei brani da suonare in occasione della celebrazione del 2 giugno 2018. Ragionandoci “ex post” a mente fredda, è molto probabile che io abbia frainteso un brano musicale eseguito. La politica, purtroppo, per quanto sia una nobile arte, spesso porta a volere pensare male anche là dove non ci sarebbe probabilmente assolutamente niente di negativo. Riconosco e ammetto il mio molto probabile errore, il che mi sembra che sia la cosa più importante.
Faccio inoltre anche autocritica per l’inopportuna condotta tenuta in occasione di questo 2 giugno 2018 a Ternate. In effetti, come giustamente detto dal Sindaco Enzo Grieco, è stata una bellissima giornata ricca di molti bei momenti da condividere tutti insieme. La mia idea è stata una mia brutta caduta di stile, e non mi ha certo fatto onore in questo contesto.
Al Sig. Sindaco Enzo Grieco e ai consiglieri di maggioranza della lista “Vivi Ternate” voglio inoltre dire che io non ho nemici. Ho al massimo due o tre avversari politici. Posso magari avere condotto il dibattito politico locale con toni un po’ accesi, magari talvolta con eccessiva sincerità, ma sempre e solo attaccando la proposta politica o le scelte, e mai con l’intenzione di mettere in cattiva luce le persone.
Per il resto, non ho niente di personale contro il Sindaco Enzo Grieco e i suoi collaboratori.
Cordiali saluti, Giacomo Caielli
Consigliere comunale a Varano Borghi
Segretario PD Varano Borghi – Ternate