Matteo Salvini, leader leghista a Nerviano da Massimo Cozzi
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- 21 marzo 2017 Politica
Una visita speciale ha dato un tocco di popolarità alle vie di Villanova, frazione di Nerviano. Domenica 19, infatti , nel tardo pomeriggio, Matteo Salvini, leader leghista, si è presentato per portare il suo supporto politico all'amico, nonché Sindaco della città, Massimo Cozzi, circondato da uno stuolo di simpatizzanti. Così, mentre Romano Panaccio, neosegretario comunale, faceva gli onori di casa, il primo cittadino prendeva la parola, ristorato ed entusiasmato da quella presenza. Primo ar...
Una visita speciale ha dato un tocco di popolarità alle vie di Villanova, frazione di Nerviano. Domenica 19, infatti , nel tardo pomeriggio, Matteo Salvini, leader leghista, si è presentato per portare il suo supporto politico all'amico, nonché Sindaco della città, Massimo Cozzi, circondato da uno stuolo di simpatizzanti. Così, mentre Romano Panaccio, neosegretario comunale, faceva gli onori di casa, il primo cittadino prendeva la parola, ristorato ed entusiasmato da quella presenza. Primo argomento da lui toccato è stato quello dell'impegno al bilancio: risanare le casse municipali, dopo anni di governi, a suo dire, sbagliati e penalizzanti. Cuore pulsante del progetto è e resta l'abitante, che versando contributi, si aspetta servizi e tutele sociali. Quindi a lui sia concessa priorità-ha spiegato Massimo Cozzi -rispetto ai richiedenti asilo, come imporrebbe la Prefettura a tutto l'Altomilanese. Ed è su questo argomento che ha preso lo slancio il segretario federale, cogliendo il volano offerto dal partner politico.Salvini, infatti, pur dichiarandosi cattolico, ha preso le distanze dalle posizioni più pietose del Papa, sostenendo che solo uno su cinque dei profughi che arrivano qui scappa effettivamente dalla guerra. Il resto di loro viene per sbarcare il lunario, in modi non sempre leciti. Invece di prestare il fianco a questa abberrante tratta di persone,spesso accatastate come merci su barconi tremolanti, da personaggi senza scrupoli che comprano le loro speranze , bisognerebbe pensare a bloccare ed invertire la tendenza-ha affermato con vigore: puntare a strategie di sussidio in loco, per garantire condizioni igienico sanitarie accettabili e istruzione minima a tutti. Infine è stato toccato il nodoso tema delle rapine a domicilio: qual è quella sottile linea che segna il confine fra diritto di difesa ed eccesso di difesa? "Se entri nella mia casa o nel mio negozio per poi uscire steso, quello è un problema tuo" ha risposto il leader leghista, riscuotendo gli applausi di tutti gli ascoltatori. Un fatto, però, è stato rimarcato con orgoglio dal segretario federale, ben consapevole di esser ambasciatore di posizioni che accenderanno molti animi contrari: in ossequio alla pluriennale vocazione del suo Partito ad esser capillari e ben radicati sul territorio, lui è andato dalle genti, anche di piccole frazioni, cosa che "un Alfano, una Boldrini, un Renzi non avrebbero fatto". 21 Marzo 2017. Alessandra Meola