Adozione del bilancio preventivo della Provincia di Varese nonostante tagli e incertezze

Il consiglio provinciale varesino discute il bilancio e a margine, questo è il punto di vista della Lega, tramite la Capogruppo Marinella Colombo relativo alla posizione del gruppo consiliare della Lega in Provincia di Varese proprio in merito all'adozione del Bilancio di previsione dell'Ente.

"Siamo stati chiamati ad approvare un bilancio che è l’espressione dell’applicazione della legge Delrio, una legge malata che ha sottratto ingenti risorse alle Province pur lasciando in carico a loro una enorme quantità di servizi primari e indispensabili per il territorio ed i suoi cittadini, basti parlare di scuole superiori strade formazione ecc.

Questo bilancio impone alla nostra Provincia di alienare altri beni e di sottoscrivere un’ulteriore rinegoziazione dei mutui per evitare il dissesto e per poter gestire in massima parte spese fisse e servizi risicati all’osso, un ulteriore impoverimento del territorio e disservizi ai cittadini.

Lo stesso presidente ha esordito dicendo che “almeno potrà accendere il riscaldamento nelle scuole e chiudere qualche buco sulle strade provinciali”.

In questi anni ci hanno accusato di essere i colpevoli di questo disastro quando invece tutte le Province italiane sono nella stessa condizione vale a dire a rischio default e lo stesso presidente ha “manifestato” a Roma insieme agli altri presidenti contro i tagli degli ultimi 3 anni.

A Varese in più si è fatta sentire la mancanza di un’azione amministrativa forte e capace di massimizzare le pur ridotte risorse che ha portato l’Ente sempre più vicino al dissesto a dimostrazione che poco si può davanti all’operato di un governo miope ed incapace di garantire il benessere del territorio e dei cittadini anche nei servizi primari.

Tutto ciò premesso, nonostante la forte opposizione fatta negli ultimi anni perché spesso in disaccordo con le scelte dell’amministrazione, questa volta il nostro voto non è stato contrario e ci siamo astenuti: il dissesto darebbe ulteriori disservizi a cittadini e Comuni già letteralmente al limite di sopravvivenza".