Raccolta differenziata vs incenerimento a Busto

Comunicato stampa: raccolta differenziata vs incenerimento
Abbiamo saputo, tramite la stampa locale, che a Sant’Edoardo la raccolta differenziata con la sperimentazione dei sacchi col microchip ha raggiunto l’85%: è un’ottima notizia!

Sono anni che suggeriamo all’amministrazione di avviare la tariffa puntuale, anche a fronte delle positive risposte ottenute da altri comuni pionieri, ed era prevedibile che si sarebbe arrivati a buoni risultati anche da noi. Per questo motivo abbiamo chiesto un incontro su questo tema in Commissione, con la partecipazione della dottoressa Gatti (amministratrice di Agesp). Siamo molto interessati a capire quali saranno i prossimi passaggi per estendere la Raccolta Differenziata con microchip anche al resto della città e quando avverranno, ma soprattutto quali vantaggi economici ci saranno per i cittadini nel momento in cui verrà introdotta la tariffa puntuale su tutto il territorio. Abbiamo visto con l’ultimo bilancio che nonostante Accam abbia abbassato le tariffe non ci sono stati adeguamenti al ribasso della Tari, e domandando quando sarà introdotta la tariffa puntuale non abbiamo ricevuto alcuna risposta; ci teniamo a sottolineare come sia fondamentale che i cittadini abbiano un ritorno economico, se si impegnano in modo virtuoso. A proposito di Accam, martedì in commissione ambiente c’è stata l’audizione della presidente Laura Bordonaro, intervenuta su nostra richiesta a spiegare come mai l’inceneritore ha smaltito ecoballe del napoletano e in che quantità. Abbiamo appreso che l’ex direttore Polleri a luglio ha siglato un accordo con la ditta Ecosistem per lo smaltimento dei rifiuti provenienti da Masseria S.Giuliano. Lo smaltimento è stato accordato per una cifra di 105 € la tonnellata e la quantità totale smaltita è stata di 117 tonnellate. Accam a quanto pare, pur essendo una società in house, ha la possibilità trattare rifiuti esterni al consorzio fino al 20% del suo fatturato. La quantità di 117 tonnellate è sicuramente esigua rispetto alle 120.000 t/anno bruciate, ma non ci è stata data garanzia che nel futuro non se ne tratteranno altre. Abbiamo anche chiesto quali controlli sono stati fatti si queste ecoballe e ci è stato risposto che Accam sui rifiuti speciali effettua controlli sistematici sia a vista che analitici. A questo punto richiederemo le analisi specifiche relative a questi conferimenti. Il problema a nostro avviso però è principalmente politico: chi amministra il territorio è d’accordo su questo modus operandi? La lega ha sempre definito l’impianto come un servizio necessario per il territorio, motivo per il quale i cittadini di Busto Arsizio e dei comuni dell’alto milanese ne hanno dovuto accettare la presenza e l’inquinamento che ne deriva. Con quale motivazione dovremmo ora accettare anche i rifiuti di altre Regioni solo per far fatturare Accam? Un inceneritore che sarà sempre meno utile al territorio visti i riscontri positivi sull’incremento della differenziata dei comuni che hanno iniziato ad applicare la tariffa puntuale. Claudia Cerini & Luigi Genoni Consiglieri Comunali Movimento 5 Stelle di Busto Arsizio