L'Europa sdogana il Parmesan. La fine della qualità made in Italy
L'Europarlamentare della Lega, Angelo Ciocca, commenta negativamente la scelta dell'Unione Europea sulle norme per l’indicazione del paese di provenienza dell’ingrediente principale di un alimento.
“E’ inaccettabile la bozza definitiva appena pubblicata sulle norme per l’indicazione del paese di provenienza dell’ingrediente principale di un alimento”.
Commenta così l’Europarlamentare della Lega, Angelo Ciocca, il testo, ormai definitivo che stabilisce le regole per l’applicazione dell’art.26, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1169/2011.
“Se la bozza precedente già sembrava assurda nell’escludere dal regolamento i marchi registrati penalizzando solo i piccoli produttori, - continua Ciocca - la proposta definitiva è dichiaratamente pro industria del tarocco. Saranno infatti esclusi tutti quei prodotti che, a dire della Commissione, rappresentano delle palesi imitazioni.”
“Per capirci un ipotetico “PARMESAN” sarebbe esente dall’obbligo di indicazione. Questo perché, sempre secondo la Commissione, un consumatore dovrebbe già sapere che si tratta di un’imitazione.”
“Disarmante - conclude Ciocca - che il testo sia stato approvato a margine di una votazione in cui erano presenti ben tre Ministri italiani (Agricoltura, Sviluppo economico e Salute). Uno schiaffo in faccia ai cittadini italiani ed un assist al business del finto Made in Italy.”