Continua Il pregiudizio dei Cinquestelle contro la Massoneria al Governo
Continua
Il pregiudizio dei Cinquestelle contro la Massoneria al Governo
Nella
bozza di contratto delle 18 di ieri, di cui abbiamo citato alcuni punti in
maniera particolare, ha destato scalpore e scandalo nei “fratelli”, il
passaggio sul codice etico dei membri del Governo: Non possono entrare a far
parte del governo soggetti che: ? abbiano riportato condanne penali, anche non
definitive, per i reati dolosi di cui all’articolo 7 del decreto legislativo 31
dicembre 2012, n. 235 (legge “Severino”), nonché per i reati di riciclaggio,
auto-riciclaggio e falso in bilancio; ? siano a conoscenza di indagini o siano
sotto processo per reati gravi (ad esempio: mafia, corruzione, concussione,
etc.); ? appartengano alla massoneria o si trovino in conflitto di interessi
con la materia oggetto di delega.
In
questo modi si equiparano soggetti condannati per reati mafiosi, falso in
bilancio, ecc. con coloro che sono iscritti alla massoneria.
Quale
sia il nesso tra le due cose e’ancora da capire e da stabilire, visto che una cosa
sono i condannati, altro e’ invece essere iscritti ad una associazione che
magari può anche non piacere, ma non va delegittima a priori altrimenti si crea
una forma di discriminazione a senso unico, e presente solo in Italia.
Si
può essere iscritti al Pd, o a Forza Italia o alla Lega ma non alla massoneria
e in questo caso c’e’ un conflitto d’interessi? Si capisce il conflitto nel
caso in cui ci sia una forte possibilità di interferire sul mercato con forti
quote di mercato per es.nel settore bancario, nelle tv e stampa, nelle
assicurazioni o in settori particolarmente importanti e delicati ma finora si e’
tergiversato.
Il
nuovo governo, se confermato e se il programma e’ quanto prospettato cercherà
di mettere in primo piano il conflitto di interessi e questo potrebbe essere un
segnale per Mediaset come per le banche per es. Monte dei Paschi, ma la
massoneria può condizionare lo stato? E’ un timore che nasce da denunce,
condanne o solo remore, pregiudizi e timori?
A
sinistra i giudizi non sono stati teneri: Massone è diventato sinonimo di malfattore. In
Senato Maria Elena Boschi, a qualcuno che la apostrofava non so come, ha
risposto: «Massone dillo a tua sorella». Pure Matteo Renzi ha definito i Cinque
stelle «un’arca di Noè per truffatori, scrocconi e massoni».
Ricordiamo
citato da Affari Italiani (2010) : ll Gran
Maestro aggiunto Massimo Bianchi, che è stato
vicesindaco socialista di Livorno e che sceglie Affaritaliani.it per svelare i
segreti della Massoneria.
Che cosa ne
pensa dell'apertura del Pd ai massoni?
"Mi sembra una delibera equilibrata, nel senso che un
partito ha il diritto di sapere chi ha tra i propri iscritti. L'importante è
che non sia poi usato come oggetto di discriminazione di una categoria. La
delibera, almeno per come si è letta, dice che se si vuole aderire al partito
si devono far conoscere le appartenenze. E' una cosa chiara insomma...".
E
non dimentichiamo il pasticcio di Di Maio con le candidature, come citato dal
Foglio:
“i
candidati iscritti alla massoneria, in attività o in sonno, finora scoperti,
sono tutti candidati all’uninominale: Piero Landi, svelato dal
Foglio, a Lucca; Catello Vitiello, svelato dal Mattino, a Castellammare di
Stabia; Bruno Azzerboni a Reggio Calabria. Ieri il Corriere Romagna ha riferito
anche dell’avvocato David
Zanforlini, candidato all’uninominale a Ravenna. “L’avvocato – scrive
il quotidiano – avrebbe avuto un ruolo preminente di maestro venerabile nella
propria loggia e di giudice circoscrizionale del Grande Oriente d’Italia
dell’Emilia Romagna fino alla decisione di andare in sonno”.
Incertezze,
dubbi e infine lotte propagandistiche per creare l’alone del duro e puro (Di
Maio) che diceva: Di Maio contro la
Lega e Salvini: “sono persone inaffidabili con cui non si può avere a che fare”(2017), mentre ora sta
trovando un accordo.