Golasecca, 25 aprile 2018. 73° Anniversario della Liberazione
Giorno fondamentale per la Storia della Repubblica
Il ricordo e l’esempio dei nostri patrioti possa guidarci
73° Anniversario della Liberazione Golasecca, 25 aprile 2018.
Carissimi concittadini e convenuti tutti, grazie della vostra presenza a testimonianza di un radicato senso civico, nel rispetto della nostra Storia Italiana.
Non è facile in questo momento rivolgermi a voi con la serenità dovuta a questa commemorazione.
Altri sono i sentimenti che mi sentirei di trasmettervi, alimentati da una seria preoccupazione per il futuro nostro e soprattutto dei nostri ragazzi.
L’anniversario della liberazione d’Italia, di cui oggi ricorre il 73° anno rappresenta un giorno fondamentale per la Storia della Repubblica: il termine dell’occupazione nazifascista e della seconda guerra mondiale che porterà poi al referendum del 2 giugno 1946, con la nascita della Repubblica Italiana.
Questa giornata, divenuta Festa Nazionale definitivamente fin dal 1949, deve diventare una vera Festa della Liberazione per ritrovarci uniti attorno alle radici autentiche della nostra democrazia, fondata sulla nostra costituzione.
Ora dobbiamo ritrovare quell’impulso che ci unì, con fermezza e tenacia, per intraprendere le prossime difficili sfide che tutti noi italiani siamo chiamati ad affrontare per il bene del nostro Paese.
Doveroso il nostro omaggio ai caduti e ai tanti militari che si opposero al fascismo, pagando con la deportazione e la morte, così come ai cittadini comuni, anche del nostro territorio, che aiutarono i partigiani, nascondendoli e nutrendoli, correndo seri pericoli per la propria incolumità e quella delle loro famiglie.
Non dobbiamo temere di lottare per preservare i nostri ragazzi dalle conquiste facili e banali, dove l’appiattimento delle personali aspirazioni si basano sul raggiungimento dei propri obiettivi di mero potere economico e materiale.
Una vera democrazia basata sull’uguaglianza e sull’equità deve sempre ricordare e sostenere coloro che si batterono per la conquista della libertà.
Per questo il ricordo e lo stimolo per riflettere anche sui nostri prossimi giorni futuri, sulla volontà di andare avanti per uscire da questo periodo di grave crisi economica tenendo fede alla riaffermazione dei valori di fondo che ci uniscono.
Stiamo vivendo da protagonisti uno dei momenti più duri per il nostro Paese, ma da protagonisti dobbiamo resistere e saper calibrare le nostre forze.
Ciascuno di noi, chi più chi meno, sa che non ci aspettano momenti di facile crescita nei prossimi anni.
Il ricordo e l’esempio dei nostri patrioti possa guidarci verso il raggiungimento del nostro obiettivo: una nuova stabilità e crescita economica basata sui valori di equità e rispetto del bene comune.
Una buona Festa della Liberazione a tutti Voi.
IL SINDACO
Carissimi concittadini e convenuti tutti, grazie della vostra presenza a testimonianza di un radicato senso civico, nel rispetto della nostra Storia Italiana.
Non è facile in questo momento rivolgermi a voi con la serenità dovuta a questa commemorazione.
Altri sono i sentimenti che mi sentirei di trasmettervi, alimentati da una seria preoccupazione per il futuro nostro e soprattutto dei nostri ragazzi.
L’anniversario della liberazione d’Italia, di cui oggi ricorre il 73° anno rappresenta un giorno fondamentale per la Storia della Repubblica: il termine dell’occupazione nazifascista e della seconda guerra mondiale che porterà poi al referendum del 2 giugno 1946, con la nascita della Repubblica Italiana.
Questa giornata, divenuta Festa Nazionale definitivamente fin dal 1949, deve diventare una vera Festa della Liberazione per ritrovarci uniti attorno alle radici autentiche della nostra democrazia, fondata sulla nostra costituzione.
Ora dobbiamo ritrovare quell’impulso che ci unì, con fermezza e tenacia, per intraprendere le prossime difficili sfide che tutti noi italiani siamo chiamati ad affrontare per il bene del nostro Paese.
Doveroso il nostro omaggio ai caduti e ai tanti militari che si opposero al fascismo, pagando con la deportazione e la morte, così come ai cittadini comuni, anche del nostro territorio, che aiutarono i partigiani, nascondendoli e nutrendoli, correndo seri pericoli per la propria incolumità e quella delle loro famiglie.
Non dobbiamo temere di lottare per preservare i nostri ragazzi dalle conquiste facili e banali, dove l’appiattimento delle personali aspirazioni si basano sul raggiungimento dei propri obiettivi di mero potere economico e materiale.
Una vera democrazia basata sull’uguaglianza e sull’equità deve sempre ricordare e sostenere coloro che si batterono per la conquista della libertà.
Per questo il ricordo e lo stimolo per riflettere anche sui nostri prossimi giorni futuri, sulla volontà di andare avanti per uscire da questo periodo di grave crisi economica tenendo fede alla riaffermazione dei valori di fondo che ci uniscono.
Stiamo vivendo da protagonisti uno dei momenti più duri per il nostro Paese, ma da protagonisti dobbiamo resistere e saper calibrare le nostre forze.
Ciascuno di noi, chi più chi meno, sa che non ci aspettano momenti di facile crescita nei prossimi anni.
Il ricordo e l’esempio dei nostri patrioti possa guidarci verso il raggiungimento del nostro obiettivo: una nuova stabilità e crescita economica basata sui valori di equità e rispetto del bene comune.
Una buona Festa della Liberazione a tutti Voi.
Ora dobbiamo ritrovare quell’impulso che ci unì, con fermezza e tenacia, per intraprendere le prossime difficili sfide che tutti noi italiani siamo chiamati ad affrontare per il bene del nostro Paese.
Doveroso il nostro omaggio ai caduti e ai tanti militari che si opposero al fascismo, pagando con la deportazione e la morte, così come ai cittadini comuni, anche del nostro territorio, che aiutarono i partigiani, nascondendoli e nutrendoli, correndo seri pericoli per la propria incolumità e quella delle loro famiglie.
Non dobbiamo temere di lottare per preservare i nostri ragazzi dalle conquiste facili e banali, dove l’appiattimento delle personali aspirazioni si basano sul raggiungimento dei propri obiettivi di mero potere economico e materiale.
Una vera democrazia basata sull’uguaglianza e sull’equità deve sempre ricordare e sostenere coloro che si batterono per la conquista della libertà.
Per questo il ricordo e lo stimolo per riflettere anche sui nostri prossimi giorni futuri, sulla volontà di andare avanti per uscire da questo periodo di grave crisi economica tenendo fede alla riaffermazione dei valori di fondo che ci uniscono.
Stiamo vivendo da protagonisti uno dei momenti più duri per il nostro Paese, ma da protagonisti dobbiamo resistere e saper calibrare le nostre forze.
Ciascuno di noi, chi più chi meno, sa che non ci aspettano momenti di facile crescita nei prossimi anni.
Il ricordo e l’esempio dei nostri patrioti possa guidarci verso il raggiungimento del nostro obiettivo: una nuova stabilità e crescita economica basata sui valori di equità e rispetto del bene comune.
Una buona Festa della Liberazione a tutti Voi.
IL SINDACO