Gallarate, la Cassazione ritiene motivata da odio razziale un'aggressione a Sciarè
L'episodio avvenne nel 2010 in un circolo del quartiere di Sciarè mentre cinque bengalesi giocano a carte.
La condanna per concorso in lesioni riguarda un 45enne residente a Gallarate e la Corte ha confermato anche l’aggravante dell’odio razziale.
La decisione della Suprema Corte ha stabilito che per applicarla è “irrilevante l’esplicita manifestazione di superiorità razziale”, mentre risultano sufficienti espressioni generiche di disprezzo verso gli stranieri, come nel caso dell’imputato, che secondo testimoni aveva detto: “Che venite a fare qua… Dovete andare via“ mentre aggrediva i due bengalesi.
Il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, ha commentato la sentenza affermando: “Non ho parole per commentare questa sentenza contro un mio concittadino”. Il primo cittadino ritiene che «L’aggravante secondo me è immotivata, non la capisco».
Cassani dice di aver parlato con l’uomo, dopo essere stato da lui contattato, e che il 45enne afferma che fù provocato in quell'occasione, mentre era in compagnia della sua fidanzata di allora.